Page 893 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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un San Bernardino a fresco in un tondo, e nel medesimo muro più a basso,
sopra l'uscio d'un confessionario, pur in un tondo, un San Francesco che è
bello e ben fatto, sì come è anco il S. Bernardino. E questo è quanto ai
lavori che si sa Paulo aver fatto in fresco.

A olio poi nella chiesa della Madonna della Scala, all'altare della
Santificazione, dipinse in un quadro un San Rocco a concorrenza del San

Bastiano che, all'incontro, dipinse nel medesimo luogo il Moro; il quale San
Rocco è una bellissima figura. Ma in San Bernardino è il meglio delle figure
che facesse mai questo pittore, perciò che tutti i quadri grandi, che sono
all'altare della croce, intorno all'ancona principale, sono di sua mano,

eccetto quello dove è il Crocifisso, la Madonna e San Giovanni, che è sopra
tutti gl'altri, il quale è di mano di Francesco suo maestro. A lato a questo
fece Paulo due quadri grandi nella parte di sopra: in uno de' quali è Cristo
alla colonna battuto e, nell'altro, la sua Coronazione dipinse con molte

figure alquanto maggiori che il naturale. Più a basso nel primo ordine, cioè
nel quadro principale, fece Cristo deposto di croce, la Madonna, la
Maddalena, San Giovanni, Nicodemo e Giuseppo, et in uno di questi
ritrasse se stesso tanto bene che par vivissimo, in una figura che è vicina al

legno della croce, giovane, con barba rossa e con uno scuffiotto in capo,
come allora si costumava di portare. Dal lato destro fece il Signore nell'orto
con i tre Discepoli appresso, e dal sinistro dipinse il Medesimo con la croce
in spalla, condotto al monte Calvario. La bontà delle quali opere, che fanno

troppo paragone a quelle che nel medesimo luogo sono di mano del suo
maestro, daranno sempre luogo a Paulo fra i migliori artefici. Nel
basamento fece alcuni Santi dal petto in su, che sono tutti ritratti di
naturale. La prima figura con l'abito di San Francesco, fatta per un beato, è

il ritratto di fra' Girolamo Reccalchi, nobile veronese. La figura, che è a
canto a questa, fatta per San Bonaventura, è il ritratto di fra' Bonaventura
Riccalchi, fratello del detto fra' Girolamo. La testa del San Giuseppo è il
ritratto d'un agente de' marchesi Malespini, che allora aveva carico dalla

Compagnia della Croce di far fare quell'opera, e tutte sono bellissime teste.
Nella medesima chiesa fece Paulo la tavola della capella di San Francesco,
nella quale, che fu l'ultima che facesse, superò se medesimo. Sono in
questa sei figure maggiori che il naturale. Santa Lisabetta del terzo Ordine

di San Francesco, che è bellissima figura, con aria ridente e volto grazioso,
e con il grembo pieno di rose, e pare che gioisca veggendo, per miracolo di
Dio, che il pane che ella stessa, gran signora, portava ai poveri, fusse
convertito in rose: in segno che molto era accetta a Dio quella sua umile

carità di ministrare ai poveri con le proprie mani. In questa figura è il
ritratto d'una gentildonna vedova della famiglia de' Sacchi. L'altre figure
sono San Bonaventura cardinale e San Lodovico vescovo, e l'uno e l'altro
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