Page 1055 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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marmo, con un vaso di mischio nel mezzo. Nel quale, per una canna viene
e schizza a l'aria molta acqua e per un'altra la caduta si parte, le quali
canne vengono su per lo piede della quercia in modo coperte dall'ellera,
che non si veggiono punto. E l'acqua si dà e toglie quando altri vuole col
volgere di certe chiavi, né si può dire a pieno per quante vie si volge la
detta acqua della quercia, con diversi instrumenti di rame per bagnare chi
altri vuole, oltre che, con i medesimi instrumenti, se le fa fare diversi
rumori e zuffolamenti.
Finalmente tutte queste acque, dopo aver servito a tante e diverse fonti et
ufficii, ragunate insieme se ne vanno ai due vivai, che sono fuor del palazzo
al principio del viale, e quindi ad altri bisogni della villa. Né lascerò di dire
qual fusse l'animo del Tribolo intorno agl'ornamenti di statue che avevano
a essere nel giardin grande del laberinto, nelle nicchie che si veggiono
ordinariamente compartite nei vani. Voleva dunque, et a così fare l'aveva
giudiziosamente consigliato Messer Benedetto Varchi, stato ne' tempi
nostri poeta, oratore e filosofo eccellentissimo, che nelle teste di sopra e di
sotto andassino i quattro tempi dell'anno, cioè primavera, state, autunno e
verno, e che ciascuno fusse situato in quel luogo dove più si truova la
stagion sua. All'entrata in sulla man ritta a canto al verno, in quella parte
del muro che si distende all'insù, dovevano andare sei figure, le quali
denotassino e mostrassero la grandezza e la bontà della casa de' Medici, e
che tutte le virtù si truovono nel duca Cosimo, e queste erano la Iustizia, la
Pietà, il Valore, la Nobiltà, la Sapienza e la Liberalità, le quali sono sempre
state nella casa de' Medici et oggi sono tutte nell'eccellentissimo signor
Duca, per essere giusto, valoroso, nobile, savio e liberale. E perché queste
parti hanno fatto e fanno essere nella città di Firenze Leggi, Pace, Armi,
Scienze, Sapienza, Lingue et Arti, e perché il detto signor Duca è giusto con
le leggi, pietoso con la pace, valoroso per l'armi, nobile per le scienze,
savio per introdurre le lingue e virtù e liberale nell'arti, voleva il Tribolo che
all'incontro della Iustizia, Pietà, Valore, Nobiltà, Sapienza e Liberalità,
furono quest'altre in sulla man manca, come si vedrà qui di sotto, cioè:
Leggi, Pace, Arme, Scienze, Lingue et Arti. E tornava molto bene che in
questa maniera le dette statue e simulacri fussero, come sarebbono stati,
in su Arno e Mugnone a dimostrare che onorono Fiorenza. Andavano anco
pensando di mettere in sui frontespizii, cioè in ciascuno, una testa d'alcun
ritratto d'uomini della casa de' Medici, come dire: sopra la Iustizia il ritratto
di sua eccellenza, per essere quella sua peculiare; alla Pietà il Magnifico
Giuliano; al Valore il signor Giovanni; alla Nobiltà Lorenzo Vecchio; alla
Sapienza Cosimo Vecchio o vero Clemente VII; alla Liberalità papa Leone,
e ne' frontespizii di rincontro dicevano che si sarebbono potute mettere
altre teste di casa Medici, o persone della città, da quella dependenti. Ma