Page 1128 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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modo, perché non mi basta l'animo di portarla altrimenti, vestendomi et
uscendo di casa la mattina le più volte al buio, senza che io ho un occhio in
modo impedito, che non ne veggio punto. Ma guardi vostra eccellenza a
quel che io dipingo e non a come io vesto". Non rispose altro il signor
Duca, ma di lì a pochi giorni gli fece fare una cappa di panno finissimo e
cucire e rimendare i pezzi in modo, che non si vedeva né ritto né rovescio,
et il collare da capo era lavorato di passamani nel medesimo modo dentro
che di fuori e così il finimento che aveva intorno. E quella finita, la mandò
per uno staffieri a Cristofano, imponendo che gliela desse da sua parte.
Avendo dunque una mattina di buon'ora ricevuta costui la cappa, senza
entrare in altre cirimonie, provata che se la fu, disse allo staffieri: "Il Duca
ha ingegno, digli che la sta bene". E perché era Cristofano della persona
sua trascurato e non aveva alcuna cosa più in odio che avere a mettersi
panni nuovi o andare troppo stringato e stretto, il Vasari, che conosceva
quell'umore, quando conoscea che egli aveva d'alcuna sorte di panni
bisogno, glieli facea fare di nascosto e poi una mattina di buon'ora porglieli
in camera e levare i vecchi, e così era forzato Cristofano a vestirsi quelli
che vi trovava. Ma era un sollazzo maraviglioso starlo a udire mentre era in
còllora e si vestiva i panni nuovi: "Guarda", diceva egli, "che
assassinamenti son questi, non si può in questo mondo vivere a suo modo;
può fare il diavolo che questi nimici delle commodità si dieno tanti
pensieri?". Una mattina fra l'altre essendosi messo un paio di calze
bianche, Domenico Benci pittore, che lavorava anch'egli in palazzo col
Vasari, fece tanto che in compagnia d'altri giovani menò Cristofano con
esso seco alla Madonna dell'Impruneta, e così avendo tutto il giorno
caminato, saltato e fatto buon tempo, se ne tornarono la sera dopo cena.
Onde Cristofano, che era stracco, se n'andò subito per dormire in camera,
ma essendosi messo a trarsi le calze, fra perché erano nuove et egli era
sudato, non fu mai possibile che se ne cavasse se non una, per che, andato
la sera il Vasari a vedere come stava, trovò che s'era adormentato con una
gamba calzata e l'altra scalza, onde fece tanto, che tenendogli un servidore
la gamba e l'altro tirando la calza, pur gliela trassero, mentre che egli
malediva i panni, Giorgio, e chi trovò certe usanze che tengono (diceva
egli) gl'uomini schiavi in catena. Che è più, egli gridava che voleva andarsi
con Dio e per ogni modo tornarsene a S. Giustino, dove era lasciato vivere
a suo modo, e dove non avea tante servitù. E fu una passione
racconsolarlo. Piacevagli il ragionar poco et amava che altri in favellando
fusse breve, in tanto che non che altro arebbe voluto i nomi proprii
degl'uomini brevissimi, come quello d'uno schiavo che aveva Messer Sforza,
il quale si chiamava M... "Oh questi", dicea Cristofano, "son be' nomi, e non
Giovan Francesco e Giovan Antonio, che si pena un'ora a pronunziarli." E