Page 1133 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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stupore gli lodò infinitamente; ma poi, come si è detto, che se ne fusse o
l'invidia o altra cagione, non vide mai più Iacopo con buon viso. Anzi
andando alcuna volta Iacopo a bottega di lui o non gl'era aperto o era
uccellato dai garzoni, di maniera che egli si ritirò affatto e cominciò a fare
sottilissime spese, perché era poverino, e studiare con grandissima
assiduità. Finito dunque che ebbe Andrea di Cosimo di metter d'oro l'arme
e tutta la gronda, si mise Iacopo da sé solo a finire il resto, e trasportato
dal disio d'acquistare nome, dalla voglia del fare e dalla natura che l'avea
dotato d'una grazia e fertilità d'ingegno grandissimo, condusse quel lavoro
con prestezza incredibile a tanta perfezzione, quanta più non arebbe
potuto fare un ben vecchio e pratico maestro eccellente; per che,
cresciutogli per quella sperienza l'animo, pensando di poter fare molto
miglior opera, aveva fatto pensiero, senza dirlo altrimenti a niuno, di gettar
in terra quel lavoro e rifarlo di nuovo secondo un altro suo disegno, che egli
aveva in fantasia. Ma in questo mentre avendo i frati veduta l'opera finita e
che Iacopo non andava più al lavoro, trovato Andrea lo stimolarono tanto,
che si risolvé di scoprirla. Onde, cercato di Iacopo per domandare se voleva
farvi altro e non lo trovando, perciò che stava rinchiuso intorno al nuovo
disegno e non rispondeva a niuno, fece levare la turata et il palco e
scoprire l'opera; e la sera medesima, essendo uscito Iacopo di casa per
andare ai Servi, e come fusse notte mandar giù il lavoro che aveva fatto e
mettere in opera il nuovo disegno, trovò levato i ponti e scoperto ogni cosa
con infiniti popoli attorno che guardavano. Per che, tutto in còllora, trovato
Andrea si dolse che senza lui avesse scoperto, aggiugnendo quello che
avea in animo di fare. A cui Andrea ridendo rispose: "Tu hai il torto a
dolerti perciò che il lavoro che tu hai fatto sta tanto bene che se tu l'avessi
a rifare, tengo per fermo che non potresti far meglio, e perché non ti
mancherà da lavorare, serba cotesti disegni ad altre occasioni".
Quest'opera fu tale, come si vede, e di tanta bellezza, sì per la maniera
nuova e sì per la dolcezza delle teste che sono in quelle due femine e per
la bellezza de' putti vivi e graziosi, ch'ella fu la più bella in fresco che insino
allora fusse stata veduta già mai; perché oltre ai putti della Carità, ve ne
sono due altri in aria, i quali tengono all'arme del Papa un panno, tanto
begli che non si può far meglio, sanza che tutte le figure hanno rilievo
grandissimo e son fatte per colorito e per ogni altra cosa tali, che non si
possono lodare a bastanza. E Michelagnolo Buonarroti, veggendo un giorno
quest'opera e considerando che l'avea fatta un giovane d'anni 19, disse:
"Questo giovane sarà anco tale per quanto si vede, che se vive e seguita
porrà quest'arte in cielo". Questo grido e questa fama sentendo gl'uomini
di Puntormo, mandato per Iacopo gli fecero fare dentro nel castello sopra
una porta, posta in sulla strada maestra, un'arme di papa Leone, con due