Page 1138 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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straordinariamente bella. Iacopo, dunque, messovi mano, fece non meno
per disiderio di gloria e d'onore, che di guadagno, la storia della visitazione
della Madonna con maniera un poco più ariosa e desta che insino allora
non era stato suo solito, la qual cosa accrebbe, oltre all'altre infinite

bellezze, bontà all'opera infinitamente, perciò che le donne, i putti, i
giovani et i vecchi sono fatti in fresco tanto morbidamente e con tanta
unione di colorito, che è cosa maravigliosa; onde le carni d'un putto che
siede in su certe scalee, anzi pur quelle insiememente di tutte l'altre figure,

son tali, che non si possono in fresco far meglio né con più dolcezza,
perché quest'opera, appresso l'altre che Iacopo avea fatto, diede certezza
a gl'artefici della sua perfezzione, paragonandole con quelle d'Andrea del
Sarto e del Francia Bigio. Diede Iacopo finita quest'opera l'anno 1516 e

n'ebbe per pagamento scudi sedici e non più. Essendogli poi allogata da
Francesco Pucci, se ben mi ricorda, la tavola d'una cappella che egli avea
fatto fare in San Michele Bisdomini della via de' Servi, condusse Iacopo
quell'opera con tanta bella maniera e con un colorito sì vivo, che par quasi

impossibile a crederlo. In questa tavola la Nostra Donna che siede porge il
putto Gesù a San Giuseppo, il quale ha una testa che ride con tanta
vivacità e prontezza, che è uno stupore; è bellissimo similmente un putto
fatto per San Giovanni Battista e due altri fanciulli nudi che tengono un

padiglione; vi si vede ancora un San Giovanni Evangelista, bellissimo
vecchio, et un San Francesco inginocchioni che è vivo, però che intrecciate
le dita delle mani l'una con l'altra e stando intentissimo a contemplare con
gl'occhi e con la mente fissi la Vergine et il figliuolo, par che spiri. Né è

men bello il S. Iacopo che a canto agli altri si vede, onde non è maraviglia
se questa è la più bella tavola che mai facesse questo rarissimo pittore.

Io credeva che dopo quest'opera e non prima avesse fatto il medesimo a
Bartolomeo Lanfredini, lung'Arno fra il ponte Santa Trinita e la Carraia,
dentro a un andito sopra una porta, due bellissimi e graziosissimi putti in
fresco che sostengono un'arme; ma poi che il Bronzino, il quale si può

credere che di queste cose sappia il vero, afferma che furono delle prime
cose che Iacopo facesse, si dee credere che così sia indubitatamente e
lodarne molto maggiormente il Puntormo, poiché son tanto belli, che non si
possono paragonare, e furono delle prime cose che facesse. Ma seguitando

l'ordine della storia, dopo le dette fece Iacopo agl'uomini di Puntormo una
tavola, che fu posta in Sant'Agnolo lor chiesa principale alla capella della
Madonna, nella quale sono un S. Michelagnolo et un San Giovanni
Evangelista. In questo tempo l'uno di due giovani che stavano con Iacopo,

cioè Giovanmaria Pichi dal Borgo a San Sepolcro, che si portava assai bene
et il quale fu poi frate de' Servi, e nel Borgo e nella pieve a Santo Stefano
fece alcune opere, dipinse, stando dico ancora con Iacopo, per mandarlo al
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