Page 1135 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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zibellini, con stivaletti all'antica di varie sorte e con i loro zaini e ghirlande
in capo di molte sorti frondi. I cavalli sopra i quali erano questi pastori
erano senza selle, ma coperti di pelle di leoni, di tigri e di lupi cervieri; le
zampe de' quali, messe d'oro, pendevano dagli lati con bella grazia.

Gl'ornamenti delle groppe e staffieri erano di corde d'oro; le staffe teste di
montoni, di cane e d'altri simili animali, et i freni e redine fatti di diverse
verzure e di corde d'argento. Aveva ciascun pastore quattro staffieri in
abito di pastorelli, vestiti più semplicemente d'altre pelli e con torce fatte a

guisa di bronconi secchi e di rami di pino che facevano bellissimo vedere.
Sopra il secondo carro tirato da due paia di buoi vestiti di drappo
ricchissimo, con ghirlande in capo e con paternostri grossi che loro
pendevano dalle dorate corne, era Numa Pompilio secondo re de' Romani

con i libri della Religione e con tutti gl'ordini sacerdotali e cose
appartenenti a' sacrifici, perciò che egli fu, appresso i Romani, autore e
primo ordinatore della Relligione e de' sacrifizii. Era questo carro
accompagnato da sei sacerdoti sopra bellissime mule, coperti il capo con

manti di tela ricamati d'oro e d'argento a foglie d'ellera maestrevolmente
lavorati; in dosso avevano vesti sacerdotali all'antica, con balzane e fregi
d'oro attorno ricchissimi et in mano chi un turibolo e chi un vaso d'oro e chi
altra cosa somigliante. Alle staffe avevano ministri a uso di leviti e le torce

che questi avevano in mano erano a uso di candellieri antichi e fatti con
bello artifizio. Il terzo carro rappresentava il consolato di Tito Manlio
Torquato, il quale fu consolo dopo il fine della prima guerra cartaginese e
governò di maniera che al tempo suo fiorirono in Roma tutte le virtù e

prosperità. Il detto carro, sopra il quale era esso Tito con molti ornamenti
fatti dal Puntormo, era tirato da otto bellissimi cavalli et innanzi
gl'andavano sei coppie di senatori togati sopra cavalli coperti di teletta
d'oro, accompagnati da gran numero di staffieri rappresentanti littori con

fasci, securi et altre cose pertinenti al ministerio della iustizia. Il quarto
carro tirato da quattro bufali, acconci a guisa d'elefanti, rappresentava
Giulio Cesare trionfante per la vittoria avuta di Cleopatra, sopra il carro
tutto dipinto dal Puntormo dei fatti di quello più famosi, il quale carro

accompagnavano sei coppie d'uomini d'arme vestiti di lucentissime armi e
ricche, tutte fregiate d'oro, con le lance in sulla coscia; e le torce, che
portavano li staffieri mezzi armati, avevano forma di trofei in varii modi
accomodati. Il quinto carro tirato da cavalli alati, che avevano forma di

grifii, aveva sopra Cesare Augusto dominatore dell'universo, accompagnato
da sei coppie di poeti a cavallo, tutti coronati, sì come anco Cesare, di
lauro e vestiti in varii abiti, secondo le loro provincie; e questi, perciò che
furono i poeti sempre molto favoriti da Cesare Augusto il quale essi posero

con le loro opere in cielo. Et acciò fussero conosciuti, aveva ciascun di loro
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