Page 1177 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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fretta mandato a Corfù, ristaurò in molti luoghi quella fortezza et il
simigliante fece in tutti i luoghi di Cipri e di Candia, se bene indi a non
molto gli fu forza, temendosi di non perdere quell'isola per le guerre
turchesche che soprastavano, tornarvi, dopo avere rivedute in Italia le
fortezze del dominio vinisiano, a fortificare con incredibile prestezza la
Cania, Candia, Retimo e Settia, ma particolarmente la Cania e Candia, la
quale riedificò dai fondamenti e fece inespugnabile. Essendo poi assediata
dal turco Napoli di Romania, fra per diligenza del San Michele in fortificarla
e bastionarla et il valore d'Agostino Clusoni veronese, capitano
valorosissimo, in difenderla con l'arme, non fu altrimenti presa dai nemici,
né superata; le quali guerre finite, andato che fu il San Michele col
Magnifico Messer Tomaso Monzenigo, capitan generale di mare, a
fortificare di nuovo Corfù, tornarono a Sebenico, dove molto fu comendata
la diligenza di Giangirolamo, usata nel fare la detta fortezza di San Niccolò.
Ritornato poi il San Michele a Vinezia, dove fu molto lodato per l'opere
fatte in levante in servigio di quella republica, deliberarono di fare una
fortezza sopra il Lito, cioè alla bocca del porto di Vinezia. Per che, dandone
cura al San Michele, gli dissero che se tanto aveva operato lontano di
Vinezia, che egli pensasse quanto era suo debito di fare in cosa di tanta
importanza e che in eterno aveva da essere in su gl'occhi del senato e di
tanti signori; e che oltre ciò si aspettava da lui, oltre alla bellezza e
fortezza dell'opera, singolare industria nel fondare sì veramente in luogo
paludoso, fasciato d'ogni intorno dal mare e bersaglio de' flussi e riflussi,
una machina di tanta importanza. Avendo dunque il San Michele non pure
fatto un bellissimo e sicurissimo modello, ma anco pensato il modo da
porlo in effetto e fondarlo, gli fu commesso che senz'indugio si mettesse
mano a lavorare, onde egli, avendo avuto da que' signori tutto quello che
bisognava e preparata la materia e ripieno de' fondamenti e fatto oltre ciò
molti pali ficcati con doppio ordine, si mise con grandissimo numero di
persone perite in quell'acque a fare le cavazioni et a fare che con trombe
et altri instrumenti si tenessero cavate l'acque che si vedevano sempre di
sotto risorgere per essere il luogo in mare. Una mattina poi, per fare ogni
sforzo di dar principio al fondare, avendo quanti uomini a ciò atti si
potettono avere e tutti i facchini di Vinezia e presenti molti de' signori, in
un sùbito con prestezza e sollecitudine incredibile si vinsero per un poco
l'acque di maniera, che in un tratto si gettarono le prime pietre de'
fondamenti sopra le palificcate fatte, le quali pietre essendo grandissime
pigliarono gran spazio e fecero ottimo fondamento; e così continuandosi
senza perder tempo a tenere l'acque cavate, si fecero quasi in un punto
que' fondamenti contra l'openione di molti che avevano quella per opera
del tutto impossibile. I quali fondamenti fatti, poi che furono lasciati