Page 1181 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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private, ne' tempii, chiese e monasterii, come si può vedere in Verona et
altrove in molte fabriche, particolarmente nella bellissima et ornatissima
cappella de' Guareschi in San Bernardino, fatta tonda a uso di tempio e
d'ordine corinzio, con tutti quegli ornamenti di che è capace quella
maniera. La quale cappella, dico, fece tutta di quella pietra viva e bianca
che per lo suono che rende quando si lavora è in quella città chiamata
bronzo, e nel vero questa è la più bella sorte di pietra che dopo il marmo
fino sia stata trovata insino a' tempi nostri, essendo tutta soda e senza
buchi o macchie che la guastino. Per essere adunque di dentro la detta
cappella di questa bellissima pietra e lavorata da eccellenti maestri
d'intaglio e benissimo commessa, si tiene che per opera simile non sia oggi
altra più bella in Italia, avendo fatto Michele girare tutta l'opera tonda in
tal modo, che tre altari che vi sono dentro con i loro frontespizii e cornici, e
similmente il vano della porta, tutti girano a tondo perfetto, quasi a
somiglianza degl'usci che Filippo Brunelleschi fece nelle cappelle del tempio
degl'Angeli in Firenze, il che è cosa molto difficile a fare. Vi fece poi Michele
dentro un ballatoio sopra il primo ordine che gira tutta la cappella, dove si
veggiono bellissimi intagli di colonne, capitelli, fogliami, grottesche,
pilastrelli et altri lavori intagliati con incredibile diligenza. La porta di
questa cappella fece di fuori quadra, corinzia, bellissima e simile ad una
antica che egli vide in un luogo, secondo che egli diceva, di Roma. Ben è
vero che essendo quest'opera stata lasciata imperfetta da Michele, non so
per qual cagione, ella fu o per avarizia, o per giudizio fatta finire a certi
altri che la guastarono, con infinito dispiacere di esso Michele, che vivendo
se la vide storpiare in su gl'occhi senza potervi riparare. Onde alcuna volta
si doleva con gl'amici solo per questo, di non avere migliaia di ducati per
comperarla dall'avarizia d'una donna, che per spendere men che poteva
vilmente la guastava. Fu opera di Michele il disegno del tempio ritondo
della Madonna di Campagna vicino a Verona, che fu bellissimo, ancor che
la miseria, debolezza e pochissimo giudizio dei deputati sopra quella
fabrica l'abbiano poi in molti luoghi storpiata, e peggio averebbono fatto,
se non avesse avutone cura Bernardino Brugnuoli, parente di Michele, e
fattone un compiuto modello, col quale va oggi inanzi la fabrica di questo
tempio e molte altre. Ai frati di Santa Maria in Organa, anzi monaci di
Monte Oliveto in Verona, fece un disegno che fu bellissimo della facciata
della loro chiesa di ordine corinzio, la quale facciata essendo stata tirata un
pezzo in alto da Paulo San Michele, si rimase, non ha molto, a quel modo,
per molte spese che furono fatte da que' monaci in altre cose, ma molto
più per la morte di don Cipriano veronese, uomo di santa vita e di molta
autorità in quella Religione, della quale fu due volte generale, il quale
l'aveva cominciata. Fece anco il medesimo in San Giorgio di Verona,