Page 1183 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Contarini procuratore di San Marco e stato proveditore dell'armata
viniziana; nella quale sepoltura pare che Michele volesse mostrare in che
maniera si deono fare simil opere, uscendo d'un certo modo ordinario, che
a suo giudizio ha più tosto dell'altare e cappella che di sepolcro. Questa
dico, che è molto ricca per ornamenti e di composizione soda et ha proprio
del militare, ha per ornamento una Tetis e due prigioni di mano di
Alessandro Vittoria, che sono tenute buone figure, et una testa o vero
ritratto di naturale del detto signore, col petto armato, stata fatta di
marmo dal Danese da Carrara. Vi sono oltre ciò altri ornamenti assai di
prigioni, di trofei e di spoglie militari et altri de' quali non accade far
menzione.
In Vinezia fece il modello del monasterio delle monache di San Biagio
Catoldo, che fu molto lodato. Essendosi poi deliberato in Verona di rifare il
lazzaretto, stanza o vero spedale che serve agl'amorbati nel tempo di
peste, essendo stato rovinato il vecchio con altri edifizii che erono nei
sobborghi, ne fu fatto fare un disegno a Michele, che riuscì oltre ogni
credenza bellissimo, acciò fusse messo in opera in luogo vicino al fiume,
lontano un pezzo e fuori della spianata. Ma questo disegno veramente
bellissimo, et ottimamente in tutte le parti considerato, il quale è oggi
appresso gl'eredi di Luigi Brugnuoli nipote di Michele, non fu da alcuni, per
il loro poco giudizio e meschinità d'animo, posto interamente in
essecuzione, ma molto ristretto, ritirato e ridotto al meschino da coloro i
quali spesero l'autorità, che intorno a ciò avevano avuta dal publico, in
storpiare quell'opera, essendo morti anzitempo alcuni gentiluomini che
erano da principio sopra ciò et avevano la grandezza dell'animo pari alla
nobiltà. Fu similmente opera di Michele il bellissimo palazzo che hanno in
Verona i signori conti di Canossa, il quale fu fatto edificare da monsignor
reverendissimo di Baius, che fu il conte Lodovico Canossa, uomo tanto
celebrato da tutti gli scrittori de' suoi tempi. Al medesimo monsignore
edificò Michele un altro magnifico palazzo nella villa di Grezano sul
veronese; di ordine del medesimo fu rifatta la facciata de' conti Bevilacqua,
e rassettate tutte le stanze del castello di detti signori, detto la Bevilacqua.
Similmente fece in Verona la casa e facciata de' Lavezoli, che fu molto
lodata. Et in Vinezia murò dai fondamenti il magnifico e ricchissimo palazzo
de' Cornari, vicino a San Polo, e rassettò un altro palazzo, pur di casa
Cornara, che è a San Benedetto al Albore per Messer Giovanni Cornari, del
quale era Michele amicissimo e fu cagione che in questo dipignesse Giorgio
Vasari nove quadri a olio per lo palco d'una magnifica camera tutta di
legnami intagliati e messi d'oro riccamente. Rassettò medesimamente la
casa de' Bragadini riscontro a Santa Marina e la fece comodissima et
ornatissima, e nella medesima città fondò e tirò sopra terra, secondo un