Page 1217 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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nell'orto. In S. Domenico della medesima città dipinse a olio due tavole: in
una è il miracolo della croce e Santa Elena, e nell'altra è San Piero martire
con buon numero di bellissime figure; et in questa pare che Benvenuto
variasse assai dalla sua prima maniera, essendo più fiera e fatta con

manco affettazione. Fece alle monache di S. Salvestro in una tavola Cristo
che in sul monte ora al Padre mentre i tre Apostoli più abbasso si stanno
dormendo. Alle monache di San Gabriello fece una Nunziata, et a quelle di
Santo Antonio, nella tavola dell'altare maggiore, la Ressurezione di Cristo.

Ai frati ingesuati, nella chiesa di San Girolamo all'altare maggiore, Gesù
Cristo nel presepio con un coro d'Angeli in una nuvola, tenuto bellissimo. In
Santa Maria del Vado è di mano del medesimo, in una tavola molto bene
intesa e colorita, Cristo ascendente in cielo e gli Apostoli che lo stanno

mirando; nella chiesa di San Giorgio, luogo fuor della città de' monaci di
Monte Oliveto, dipinse in una tavola a olio i Magi che adorano Cristo e
gl'offeriscono mirra, incenso et oro. E questa è delle migliori opere che
facesse costui in tutta sua vita, le quali tutte cose molto piacquero ai

ferraresi e furono cagione che lavorò quadri per le case loro quasi senza
numero e molti altri a' monasterii e fuori della città, per le castella e ville
all'intorno, e fra l'altre al Bondeno dipinse in una tavola la Ressurezione di
Cristo. E finalmente lavorò a fresco nel refettorio di Santo Andrea, con bella

e capricciosa invenzione, molte figure che accordano le cose del Vecchio
Testamento col Nuovo; ma perché l'opere di costui furono infinite, basti
avere favellato di queste, che sono le migliori.

Avendo da Benvenuto avuto i primi principii della pittura Girolamo da Carpi,
come si dirà nella sua vita, dipinsero insieme la facciata della casa de'
Muzzarelli nel borgo nuovo, parte di chiaro scuro, parte di colori, con alcune

cose finte di bronzo; dipinsero parimente insieme fuori e dentro il palazzo
di Copara, luogo da diporto del Duca di Ferrara, al quale signore fece molte
altre cose Benvenuto e solo et in compagnia d'altri pittori. Essendo poi
stato lungo tempo in proposito di non voler pigliar donna, per essersi in

ultimo diviso dal fratello e venutogli a fastidio lo star solo, la prese di
quarantotto anni, né l'ebbe affatica tenuta un anno, che amalatosi
gravemente perdé la vista dell'occhio ritto e venne in dubbio e pericolo
dell'altro. Pure, raccomandandosi a Dio, e fatto voto di vestire, come poi

fece sempre, di bigio, si conservò per la grazia di Dio in modo la vista
dell'altr'occhio, che l'opere sue fatte nell'età di sessantacinque anni erano
tanto ben fatte e con pulitezza e diligenza, che è una maraviglia; di
maniera che mostrando una volta il Duca di Ferrara a papa Paulo Terzo un

trionfo di Bacco a olio lungo cinque braccia e la calunnia d'Apelle, fatti da
Benvenuto in detta età con i disegni di Raffaello da Urbino, i quali quadri
sono sopra certi camini di sua eccellenza, restò stupefatto quel Pontefice
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