Page 1221 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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era la sua espressa rovina, finita quell'opera disfece la compagnia e
cominciò a far da sé. E la prima opera che fece da sé solo fu nella chiesa di
San Salvadore, nella cappella di S. Bastiano, una tavola nella quale si portò
molto bene; ma dopo, intesa da Girolamo la morte del padre, se ne tornò a

Ferrara, dove per allora non fece altro che alcuni ritratti et opere di poca
importanza. Intanto venendo Tiziano Vecellio a Ferrara a lavorare, come si
dirà nella sua vita, alcune cose al duca Alfonso, in uno stanzino o vero
studio, dove avea prima lavorato Gian Bellino alcune cose et il Dosso una

baccanaria d'uomini tanto buona, che quando non avesse mai fatto altro,
per questa merita lode e nome di pittore eccellente; Girolamo, mediante
Tiziano et altri, cominciò a praticare in corte del Duca, dove ricavò, quasi
per dar saggio di sé prima che altro facesse, la testa del duca Ercole di

Ferrara da una di mano di Tiziano, e questa contrafece tanto bene, ch'ella
pareva la medesima che l'originale, onde fu mandata come opera lodevole
in Francia. Dopo, avendo Girolamo tolto moglie et avuto figliuoli, forse
troppo prima che non doveva, dipinse in S. Francesco di Ferrara negl'angoli

delle volte a fresco i quattro Evangelisti, che furono assai buone figure. Nel
medesimo luogo fece un fregio intorno intorno alla chiesa, che fu copiosa e
molto grande opera, essendo pieno di mezze figure e di puttini intrecciati
insieme assai vagamente. Nella medesima chiesa fece in una tavola un

Santo Antonio in Padoa con altre figure et in un'altra la Nostra Donna in
aria con due Angeli, che fu posta all'altare della signora Giulia Muzzerella,
che fu ritratta in essa da Girolamo molto bene. In Rovigo nella chiesa di S.
Francesco dipinse il medesimo l'apparizione dello Spirito Santo in lingue di

fuoco, che fu opera lodevole per lo componimento e bellezza delle teste; et
in Bologna dipinse nella chiesa di S. Martino in una tavola i tre Magi con
bellissime teste e figure, et a Ferrara, in compagnia di Benvenuto Garofalo,
come si è detto, la facciata della casa del signor Battista Muzzarelli, e

parimente il palazzo di Coppara, villa del Duca, appresso a Ferrara dodici
miglia, et in Ferrara similmente la facciata di Piero Soncini nella piazza di
verso le pescherie, facendovi la presa della Goletta da Carlo Quinto
imperadore. Dipinse il medesimo Girolamo in San Polo, chiesa de' frati

Carmelitani nella medesima città, in una tavoletta a olio un San Girolamo
con due altri Santi grandi quanto il naturale, e nel palazzo del Duca un
quadro grande con una figura quanto il vivo, finta, per una Occasione, con
bella vivezza, movenza, grazia e buon rilievo. Fece anco una Venere ignuda

a giacere e grande quanto il vivo, con Amore appresso, la quale fu
mandata al re Francesco di Francia a Parigi, et io, che la vidi in Ferrara
l'anno 1540, posso con verità affermare ch'ella fusse bellissima. Diede anco
principio, e ne fece gran parte, agl'ornamenti del reffettorio di San Giorgio,

luogo in Ferrara de' monaci di Monte Oliveto; ma perché lasciò imperfetta
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