Page 1224 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Fra i modanesi ancora sono stati in ogni tempo artefici eccellenti nelle
nostre arti, come si è detto in altri luoghi e come si vede in quattro tavole,
delle quali non si è fatto al suo luogo menzione per non sapersi il maestro,
le quali, cento anni sono, furono fatte a tempera in quella città e sono

secondo que' tempi bellissime e lavorate con diligenza; la prima è all'altare
maggiore di San Domenico, e l'altre alle cappelle, che sono nel tramezzo di
quella chiesa. Et oggi vive della medesima patria un pittore chiamato
Niccolò, il quale fece in sua giovanezza molti lavori a fresco intorno alle

beccherie, che sono assai belli, et in S. Piero luogo de' monaci Neri, all'altar
maggiore in una tavola, la decollazione di San Piero e San Paulo, imitando
nel soldato che taglia loro la testa una figura simile che è in Parma di
mano d'Antonio da Coreggio, in San Giovanni Evangelista, lodatissima. E

perché Niccolò è stato più raro nelle cose a fresco che nell'altre maniere di
pittura, oltre a molte opere che ha fatto in Modana et in Bologna, intendo
che ha fatto in Francia, dove ancora vive, pitture rarissime, sotto Messer
Francesco Primaticcio abbate di San Martino, con i disegni del quale ha

fatto Niccolò in quelle parti molte opere, come si dirà nella vita di esso
Primaticcio.

Giovambattista, parimente emulo di detto Niccolò, ha molte cose lavorato
in Roma et altrove, ma particolarmente in Perugia, dove ha fatto in San
Francesco, alla cappella del signor Ascanio della Cornia, molte pitture della
vita di Santo Andrea Apostolo, nelle quali si è portato benissimo. A

concorrenza del quale Niccolò, Arrigo fiamingo, maestro di finestre di vetro,
ha fatto nel medesimo luogo una tavola a olio, dentrovi la storia de' Magi,
che sarebbe assai bella se non fusse alquanto confusa e troppo carica di
colori, che s'azuffano insieme e non la fanno sfuggire; ma meglio si è

portato costui in una finestra di vetro disegnata e dipinta, da lui fatta in
San Lorenzo della medesima città alla cappella di San Bernardino. Ma
tornando a Battista, essendo ritornato dopo queste opere a Modana, ha
fatto nel medesimo San Piero, dove Niccolò fece la tavola, due grandi

storie dalle bande de' fatti di San Piero e San Paulo, nelle quali si è portato
bene oltre modo.

Nella medesima città di Modana sono anco stati alcuni scultori degni
d'essere fra i buoni artefici annoverati, perciò che oltre al Modanino, del
quale si è in altro luogo ragionato, vi è stato un maestro chiamato il
Modana, il quale in figure di terra cotta, grandi quanto il vivo e maggiori,

ha fatto bellissime opere e fra l'altre una cappella in San Domenico di
Modana, et in mezzo del dormentorio di San Piero a' monaci Neri pure in
Modana, una Nostra Donna, San Benedetto, Santa Iustina et un altro

Santo, alle quali tutte figure ha dato tanto bene il colore di marmo, che
paiono proprio di quella pietra, senzaché tutte hanno bell'aria di teste, bei
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