Page 1246 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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VITA DI GIOVANNI DA UDINE PITTORE



In Udine, città del Friuli, un cittadino chiamato Giovanni, della famiglia di
Nani, fu il primo che di loro attendesse all'esercizio del ricamare, nel quale
il seguitarono poi i suoi discendenti con tanta eccellenza, che non più de'

Nani fu detta la loro casata, ma de' Ricamatori. Di costoro dunque un
Francesco che visse sempre da onorato cittadino, attendendo alle cacce et
altri somiglianti esercizii, ebbe un figliuolo l'anno 1494 al quale pose nome

Giovanni, il quale, essendo ancor putto, si mostrò tanto inclinato al
disegno, che era cosa maravigliosa; perciò che seguitando la caccia e
l'ucellare dietro al padre, quando avea tempo ritraeva sempre cani, lepri,
capri et insomma tutte le sorti d'animali e d'uccelli che gli venivano alle
mani. Il che faceva per sì fatto modo che ognuno ne stupiva. Questa

inclinazione veggendo Francesco suo padre, lo condusse a Vinezia e lo
pose a imparare l'arte del disegno con Giorgione da Castelfranco, col quale
dimorando il giovane, sentì tanto lodare le cose di Michelagnolo e

Raffaello, che si risolvé d'andare a Roma ad ogni modo. E così, avuto
lettere di favore da Domenico Grimano amicissimo di suo padre a
Baldassarri Castiglioni segretario del Duca di Mantoa et amicissimo di
Raffaello da Urbino, se n'andò là dove da esso Castiglioni essendo
accommodato nella scuola de' giovani di Raffaello, apprese ottimamente i

principii dell'arte, il che è di grande importanza, perciò che quando altri nel
cominciare piglia cattiva maniera, rade volte adiviene ch'ella si lasci senza
difficultà per apprenderne una migliore. Giovanni adunque, essendo stato

pochissimo in Vinezia sotto la disciplina di Giorgione, veduto l'andar dolce,
bello e grazioso di Raffaello, si dispose come giovane di bell'ingegno a
volere a quella maniera attenersi per ogni modo; onde, alla buona
intenzione corrispondendo l'ingegno e la mano, fece tal frutto, che in
brevissimo tempo seppe tanto bene disegnare e colorire con grazia e

facilità, che gli riusciva contrafare benissimo, per dirlo in una parola, tutte
le cose naturali, d'animali, di drappi, d'instrumenti, vasi, paesi, casamenti e
verdure, in tanto che niun de' giovani di quella scuola il superava. Ma

sopratutto si dilettò sommamente di fare uccelli di tutte le sorti, di
maniera, che in poco tempo ne condusse un libro tanto vario e bello, che
egli era lo spasso et il trastullo di Raffaello. Appresso il quale dimorando un
fiamingo chiamato Giovanni, il quale era maestro eccellente di far
vagamente frutti, foglie e fiori similissimi al naturale, se bene in maniera

un poco secca e stentata, da lui imparò Giovanni da Udine a fargli belli
come il maestro, e, che è più, con una certa maniera morbida e pastosa, la
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