Page 1247 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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quale il fece in alcune cose, come si dirà, riuscire eccellentissimo. Imparò
anco a far paesi con edifizii rotti, pezzi d'anticaglie e così a colorire in tele,
paesi e verzure, nella maniera che si è dopo lui usato non pur dai
fiaminghi, ma ancora da tutti i pittori italiani;
Raffaello adunque, che molto amò la virtù di Giovanni, nel fare la tavola
della Santa Cecilia, che è in Bologna, fece fare a Giovanni un organo che
ha in mano quella Santa, il quale lo contrafé tanto bene dal vero, che pare
di rilievo, et ancora tutti gli strumenti musicali che sono a' piedi di quella
Santa, e, quello che importò molto più, fece il suo dipinto così simile a
quello di Raffaello, che pare d'una medesima mano. Non molto dopo
cavandosi da San Piero in Vincola fra le ruine et anticaglie del palazzo di
Tito per trovar figure, furono ritrovate alcune stanze sotterra, ricoperte
tutte e piene di grotteschine, di figure piccole e di storie con alcuni
ornamenti di stucchi bassi. Per che, andando Giovanni con Raffaello, che fu
menato a vederle, restarono l'uno e l'altro stupefatti della freschezza,
bellezza e bontà di quell'opere, parendo loro gran cosa ch'elle si fussero sì
lungo tempo conservate; ma non era gran fatto non essendo state tocche
né vedute dall'aria, la quale col tempo suole consumare, mediante la
varietà delle stagioni, ogni cosa. Queste grottesche adunque (che
grottesche furono dette dell'essere state entro alle grotte ritrovate) fatte
con tanto disegno, con sì varii e bizzarri capricci e con quegli ornamenti di
stucchi sottili, tramezzati di varii campi di colori, con quelle storiettine così
belle e leggiadre, entrarono di maniera nel cuore e nella mente a Giovanni,
che datosi a questo studio, non si contentò d'una sola volta o due
disegnarle e ritrarle. E riuscendogli il farle con facilità e con grazia, non gli
mancava se non avere il modo di fare quelli stucchi sopra i quali le
grottesche erano lavorate, et ancor che molti innanzi a lui, come s'è detto,
avessono ghiribizzatovi sopra, senza aver altro trovato che il modo di fare
al fuoco lo stucco con gesso, calcina, pece greca, cera e matton pesto et a
metterlo d'oro, non però avevano trovato il vero modo di fare gli stucchi
simili a quelli che si erano in quelle grotte e stanze antiche ritrovati. Ma
facendosi allora in S. Piero gl'archi e la tribuna di dietro, come si disse nella
vita di Bramante, di calcina e pozzolana, gettando ne' cavi di terra tutti
gl'intagli de' fogliami, degl'uovoli et altre membra, cominciò Giovanni, dal
considerare quel modo di fare con calcina e pozzolana, a provare se gli
riusciva il far figure di basso rilievo, e così provandosi gli vennero fatte a
suo modo in tutte le parti, eccetto che la pelle ultima non veniva con quella
gentilezza e finezza che mostravano l'antiche, né anco così bianca. Per lo
che andò pensando dovere essere necessario mescolare con la calcina di
trevertino bianca, in cambio di pozzolana, alcuna cosa che fusse di color
bianco, per che, dopo aver provato alcun'altre cose, fatto pestare scaglie di