Page 1250 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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parenti, d'aver per sé un canonicato di Civitale nel Friuli, che da Giovanni fu
poi dato a un suo fratello. Avendo poi a fare al medesimo cardinale, pur in
quella vigna, una fonte dove getta in una testa di liofante di marmo per il
niffolo, imitò in tutto e per tutto il tempio di Nettunno (stanza poco avanti
stata trovata fra l'antiche ruine di palazzo maggiore, adorna tutta di cose
naturali marine, fatti ottimamente poi varii ornamenti di stucco) anzi
superò di gran lunga l'artifizio di quella stanza antica col fare sì belli e bene
accommodati quegl'animali, conchiglie et altre infinite cose somiglianti. E
dopo questa fece un'altra fonte, ma selvatica, nella concavità d'un fossato
circondato da un bosco, facendo cascare con bello artifizio da tartari e
pietre di colature d'acqua, gocciole e zampilli che parevano veramente
cosa naturale; e nel più alto di quelle caverne e di que' sassi spugnosi,
avendo composta una gran testa di leone a cui facevano ghirlanda intorno
fila di capelvenere et altre erbe artifiziosamente quivi accommodate, non si
potria credere quanta grazia dessono a quel salvatico in tutte le parti
bellissimo et oltre ad ogni credenza piacevole.
Finita quest'opera, poi che ebbe donato il cardinale a Giovanni un
cavalierato di S. Piero, lo mandò a Fiorenza, acciò che, fatta nel palazzo de'
Medici una camera, cioè in sul canto dove già Cosimo vecchio edificator di
quello avea fatta una loggia per commodo e ragunanza de' cittadini,
secondo che allora costumavano le famiglie più nobili, la dipignesse tutta
di grottesche e di stucchi. Essendo stata adunque chiusa questa loggia con
disegno di Michelagnolo Buonarroti e datole forma di camera, con due
finestre inginocchiate, che furono le prime di quella maniera fuora de'
palazzi ferrate, Giovanni lavorò di stucchi e pitture tutta la volta, facendo in
un tondo le sei palle, arme di casa Medici, sostenute da tre putti di rilievo
con bellissima grazia et attitudine. Oltra di questo vi fece molti bellissimi
animali e molte bell'imprese degl'uomini e signori di quella casa
illustrissima, con alcune storie di mezzo rilievo fatte di stucco; e nel campo
fece il resto di pitture, fingendole di bianco e nero a uso di camei, tanto
bene, che non si può meglio imaginare. Rimase sotto la volta quattro archi
di braccia dodici l'uno et alti sei, che non furono per allora dipinti, ma molti
anni poi da Giorgio Vasari, giovinetto di diciotto anni, quando serviva il
duca Alessandro de' Medici suo primo signore l'anno 1535; il qual Giorgio vi
fece storie de' fatti di Giulio Cesare, alludendo a Giulio cardinale sopra
detto, che l'aveva fatta fare.
Dopo fece Giovanni a canto a questa camera in una volta piccola a mezza
botte alcune cose di stucco, basse basse, e similmente alcune pitture che
sono rarissime. Le quali ancor che piacessero a que' pittori che allora erano
a Fiorenza, come fatte con fierezza e pratica maravigliosa e piene
d'invenzioni terribili e capricciose, però che erano avezzi a una loro