Page 1263 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Bartolomeo alla sepoltura di Cristofano Fuccheri mercatante todesco fece
in un quadro l'Abondanza, Mercurio et una Fama; a Messer Antonio della
Vecchia viniziano dipinse in un quadro di figure grandi quanto il vivo e
bellissime Cristo coronato di spine et alcuni farisei intorno che lo

scherniscono.
Intanto essendo stata col disegno di Iacopo Sansovino condotta nel

palazzo di S. Marco (come a suo luogo si dirà) di muraglia la scala che va
dal terzo piano in su et adorna con varii partimenti di stucchi da Alessandro
scultore e creato del Sansovino, dipinse Battista per tutto grotteschine
minute et in certi vani maggiori buon numero di figure a fresco, che assai

sono state lodate dagli artefici; e dopo fece il palco del ricetto di detta
scala. Non molto di poi quando furono dati, come s'è detto di sopra, a fare
tre quadri per uno ai migliori e più reputati pittori di Vinezia, per la libreria
di San Marco, con patto che chi meglio si portasse a giudizio di que'

magnifici senatori guadagnasse, oltre al premio ordinario, una collana
d'oro, Battista fece in detto luogo tre storie con due filosofi fra le finestre e
si portò benissimo, ancor che non guadagnasse il premio dell'onore, come
dicemmo di sopra. Dopo le quali opere, essendogli allogato dal patriarca

Grimani una capella in San Francesco dalla Vigna, che è la prima a man
manca entrando in chiesa, Battista vi mise mano e cominciò a fare per
tutta la volta ricchissimi spartimenti di stucchi e di storie in figure a fresco,
lavorandovi con diligenza incredibile. Ma o fusse la trascuraggine sua, o

l'aver lavorato alcune cose a fresco per le ville d'alcuni gentiluomini e forse
sopra mura freschissime, come intesi, prima che avesse la detta capella
finita, si morì; et ella, rimasa imperfetta, fu poi finita da Federigo Zucchero
da Sant'Agnolo in Vado, giovane e pittore eccellente tenuto in Roma de'

migliori, il quale fece a fresco nelle faccie dalle bande Maria Madalena che
si converte alla predicazione di Cristo e la ressurezione di Lazzero suo
fratello, che sono molto graziose pitture. E finite le facciate, fece il
medesimo nella tavola dell'altare l'adorazione de' Magi, che fu molto

lodata. Hanno dato nome e credito grandissimo a Battista, il quale morì
l'anno 1561, molti suoi disegni stampati, che sono veramente da essere
lodati.

Nella medesima città di Vinezia e quasi ne' medesimi tempi è stato, ed è
vivo ancora, un pittore chiamato Iacopo Tintoretto, il quale si è dilettato di
tutte le virtù e particolarmente di sonare di musica e diversi strumenti, et

oltre ciò piacevole in tutte le sue azzioni, ma nelle cose della pittura
stravagante, capriccioso, presto e risoluto et il più terribile cervello che
abbia avuto mai la pittura, come si può vedere in tutte le sue opere e ne'

componimenti delle storie, fantastiche e fatte da lui diversamente e fuori
dell'uso degl'altri pittori; anzi ha superata la stravaganza, con le nuove e
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