Page 1352 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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simile alla larghezza della scala, e camina in una gran sala terrena, lunga
palmi ottanta e larga quaranta, la quale sala è lavorata di stucchi e dipinta
di storie di Giove, cioè la nascita, quando è [nutrito] dalla capra [Amaltea]
e che ella è incoronata, con due altre storie che la mettono in mezzo; nelle

quali è quando ell'è collocata in cielo fra le quarantaotto imagini; e con
un'altra simile storia della medesima capra, che allude, come fanno anco
l'altre, al nome di Caprarola. Nelle facciate di questa sala sono prospettive
di casamenti tirati dal Vignuola e colorite da un suo genero, che sono

molto belle e fanno parere la stanza maggiore. A canto a questa sala è un
salotto di palmi quaranta, che a punto viene a essere in sull'angolo che
segue, nel quale, oltre ai lavori di stucco, sono dipinte cose che tutte
dimostrano la Primavera. Da questo salotto seguitando verso l'altro angolo,

cioè verso la punta del pentagono, dove è cominciata una torre, si va in tre
camere, larghe ciascuna quaranta palmi e trenta lunghe; nella prima delle
quali è di stucchi e pitture, con varie invenzioni, dipinta la State, alla quale
stagione è questa prima camera dedicata; nell'altra che segue, è dipinta e

lavorata nel medesimo modo la stagione dell'Autunno, e nell'ultima, fatta
in simil modo, la quale si difende dalla tramontana, è fatto di simile lavoro
l'Invernata.

E così infin qui avemo ragionato (quanto al piano che è sopra le prime
stanze sotterranee, intagliate nel tufo, dove sono tinelli, cucine, dispense,
cantine) della metà di questo edifizio pentagono, cioè dalla parte destra,

dirimpetto alla quale, nella sinistra, sono altre tante stanze a punto e della
medesima grandezza. Dentro ai cinque angoli del pentagono ha girato il
Vignuola un cortile tondo, nel quale rispondono con le loro porte tutti
gl'appartamenti dell'edifizio, le quali porte, dico, riescono tutte in sulla

loggia tonda, che circonda il cortile intorno, e la quale è larga diciotto
palmi, et il diametro del cortile resta palmi novantacinque e cinque once. I
pilastri della quale loggia, tramezzata da nicchie che sostengono gl'archi e
le volte, essendo accoppiati con la nicchia in mezzo, sono venti, di

larghezza palmi quindici ogni due, che altretanto sono i vani degl'archi. Et
intorno alla loggia negl'angoli, che fanno il sesto del tondo, sono quattro
scale a chiocciola, che vanno dal fondo del palazzo per fino in cima per
commodo del palazzo e delle stanze, con pozzi che smaltiscono l'acque

piovane e fanno nel mezzo una citerna grandissima e bellissima, per non
dire nulla de' lumi e d'altre infinite commodità, che fanno questa parere,
come è veramente, una rara e bellissima fabrica; la quale, oltre all'avere
forma e sito di fortezza, è accompagnata di fuori da una scala ovata, da

fossi intorno e da ponti levatoi fatti con bell'invenzione e nuova maniera,
che vanno ne' giardini pieni di ricche e varie fontane, di graziosi spartimenti
di verzure et insomma di tutto quello che a un villaggio veramente reale è
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