Page 1363 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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la farei ad uso di sibilla, assisa a' piè di quell'olmo descritto da Virgilio sotto
le cui frondi pone infinite imagini, mostrando che sì come caggiano dalle
sue fronde, così gli volino d'intorno nella forma che avemo loro data, e
come si è detto, quale più chiare, quale più fosche, alcune interrotte,

alcune confuse e certe svanite quasi del tutto per rappresentare con esse i
sogni, le visioni, gli oracoli, le fantasme e le vanità che si veggono
dormendo, che fin di queste cinque sorti par che le faccia Macrobio; et ella
stia come in astratto per interpretarle, e d'intorno abbi genti, che gli

offeriscono panieri pieni di ogni sorte di cose, salvo di pesce. Nel peduccio
poi tra la facciata destra e quella di capo starà convenientemente
Arpocrate, dio del silenzio, perché rappresentandosi nella prima vista a
quelli che entrano dalla porta che viene dal camerone dipinto, avvertirà

gl'intranti che non faccino strepito. La figura di questo è di un giovane o
putto più tosto di colore nero, per essere dio degli Egizii, col dito alla bocca
in atto di comandare che si taccia. Porti in mano un ramo di persico, e se
pare, ghirlanda delle sue foglie. Fingano che nascesse debile di gambe, e

che essendo ucciso, la madre Iside lo resuscitasse, e per questo altri lo
fanno disteso in terra, altri in grembo di essa madre, con piè congiunti. E
per accompagnamento dell'altre figure, io lo farei pur dritto et appoggiato
in qualche modo, o veramente a sedere come quello dell'illustrissimo

cardinale Sant'Agnolo, il quale è anco alato e tiene un corno di dovizia.
Abbia gente intorno che gli offeriscono, come era solito, primizie di
lenticchie et altri legumi e di persichi sopra detti. Altri facevano per questo
medesimo dio una figura senza faccia, con un cappelletto in testa, con una

pelle di lupo intorno, tutto coperto d'occhi e di orecchi. Fate di questi qual
vi pare.

Nell'ultimo peduccio, tra la facciata da capo e la sinistra, sarà ben locata
Angerona, dea della segretezza, che per venire di dentro alla porta
dell'entrata medesima, amonirà quelli che escono di camera a tener
segreto tutto quello che hanno inteso e veduto, come si conviene servendo

a' signori. La sua figura è d'una donna posta sopra un altare, con la bocca
legata e sigillata; non so con che abito la facessero, ma io la rivolgerei in
un panno lungo che la coprisse tutta, e mostrarei che si ristringesse nelle
spalle. Faccinsi intorno a lei alcuni pontefici dai quali se gli sacrificava nella

curia inanzi alla porta, perché non fosse lecito a persona di revelare cosa
che vi si trattasse, in pregiudizio della republica.

Ripieni dalla parte di dentro i peducci, resta ora a dir solamente che
intorno a tutta quest'opera mi parrebbe che dovesse essere un fregio, che
la terminasse da ogn'intorno, et in questo farei o grottesche o istoriette di

figure piccole, e la materia vorrei che fusse conforme ai soggetti già dati di
sopra e di mano in mano ai più vicini. E facendo istoriette mi piacerebbe
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