Page 1416 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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chiesa di San Giovanni de' fiorentini, et aggiugnendo che ciò sarebbe
cagione che con questa occasione e sprone la nazione farebbe spesa tale,
che la chiesa arebbe la sua fine; e se Sua Santità facesse la cappella
maggiore, gli altri mercanti farebbono sei cappelle, e poi di mano in mano
il restante. Là dove il Papa si voltò d'animo, et ancora che ne fussi fatto
modello e prezzo, andò a Montorio e mandò per Michelagnolo, al quale
ogni giorno il Vasari scriveva et aveva secondo l'occasione delle faccende
risposta da lui. Scrisse adunque al Vasari Michelagnolo, al primo dì d'agosto
1550, la mutazione che aveva fatto il Papa, e son queste le parole istesse
di sua mano:
Messer Giorgio mio caro. Circa al rifondare a San Piero a Montorio come il
Papa non volse intendere non ve ne scrissi niente, sapendo voi essere
avisato dall'uomo vostro di qua. Ora mi accade dirvi quello che segue, e
questo è che ier mattina, sendo il Papa andato a detto Montorio, mandò
per me, riscontràlo in sul ponte che tornava: ebbi lungo ragionamento seco
circa le sepolture allogatevi, et all'ultimo mi disse che era risoluto non
volere mettere dette sepolture in su quel monte, ma nella chiesa de'
fiorentini; richiesemi di parere e di disegno, et io ne lo confortai assai,
stimando che per questo mezzo detta chiesa s'abbia a finire. Circa le vostre
tre ricevute non ho penna da rispondere a tante altezze, ma se avessi caro
di essere in qualche parte quello che mi fate, non l'arei caro per altro se
non perché voi avessi un servidore che valessi qualcosa. Ma io non mi
maraviglio, sendo voi risucitatore di uomini morti, che voi allunghiate vita
ai vivi, o vero che i mal vivi furiate per infinito tempo alla morte. E per
abreviare, io son tutto, come son, vostro. Michelagnolo Buonaruoti in
Roma.
Mentre che queste cose si travagliavano e che la nazione cercava di far
danari, nacquero certe difficultà, per che non conclusero niente, e così la
cosa si raffreddò. Intanto avendo già fatto il Vasari e l'Ammannato cavare
a Carrara tutti i marmi, se ne mandò a Roma gran parte, e così
l'Ammannato con essi, scrivendo per lui il Vasari al Buonaruoto che facessi
intendere al Papa dove voleva questa sepoltura, e che avendo l'ordine
facessi fondare, sùbito che Michelagnolo ebbe la lettera, parlò al nostro
signore e scrisse al Vasari questa resoluzione di man sua:
Messer Giorgio mio caro. Sùbito che Bartolomeo fu giunto qua, andai a
parlare al Papa, e, visto che voleva fare rifondare a Montorio per le
sepolture, provveddi d'un muratore di San Piero. El Tantecose lo seppe e