Page 1420 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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scusandosi Michelagnolo che invecchiato non poteva più il peso delle
fatiche, e con molte ragioni lo escluse, che non poteva partirsi di Roma.
Onde il Tribolo dimandò finalmente della scala della libreria di San
Lorenzo, della quale Michelagnolo aveva fatto fare molte pietre, e non ce
n'era modello né certezza appunto della forma; e quantunque ci fussero
segni in terra in un mattonato et altri schizzi di terra, la propria et ultima
risoluzione non se ne trovava. Dove per preghi che facessi il Tribolo e ci
mescolassi il nome del Duca, non rispose mai altro, se non che non se ne
ricordava. Fu dato dal duca Cosimo ordine al Vasari che scrivesse a
Michelagnolo che gli mandassi a dire che fine avesse a avere questa scala;
ché forse per l'amicizia et amore che gli portava, doverebbe dire qualcosa,
che sarebbe cagione che venendo tal risoluzione ella si finirebbe. Scrisse il
Vasari a Michelagnolo l'animo del Duca, e che tutto quel che si aveva a
condurre toccherebbe a lui esserne lo essecutore, il che farebbe con quella
fede che sapeva che e' soleva aver cura delle cose sue. Per il che mandò
Michelagnolo l'ordine di far detta scala in una lettera di sua mano addì 28
di settembre 1555:
Messer Giorgio amico caro. Circa la scala della libreria, di che m'è stato
tanto parlato, crediate che se io mi potessi ricordare come io l'avevo
ordinata, che io non mi farei pregare. Mi torna bene nella mente come un
sogno una certa scala, ma non credo che sia appunto quella che io pensai
allora, perché mi torna cosa goffa; pure la scriverò qui, cioè che i' togliessi
una quantità di scatole aovate di fondo d'un palmo l'una, ma non d'una
lunghezza e larghezza, e la maggiore e prima ponessi in sul pavimento,
lontana dal muro dalla porta tanto quanto volete che la scala sia dolce o
cruda; et un'altra ne mettessi sopra questa che fussi tanto minore per ogni
verso, che in sulla prima di sotto avanzassi tanto piano, quanto vuole il piè
per salire, diminuendole e ritirandole verso la porta fra l'una e l'altra,
sempre per salire, e che la diminuzione dell'ultimo grado sia quant'è 'l vano
della porta, e detta parte di scala aovata abbi come dua ale, una di qua et
una di là, che vi seguitino i medesimi gradi e non aovati. Di queste serva il
mezzo per il signore dal mezzo in su di detta scala, e rivolte di dette alie
ritornino al muro; dal mezzo in giù insino in sul pavimento si discostino con
tutta la scala dal muro circa tre palmi, in modo che l'imbasamento del
ricetto non sia occupato in luogo nessuno, e resti libera ogni faccia. Io
scrivo cosa da ridere, ma so ben che voi troverete cosa al proposito.
Scrisse ancora Michelagnolo in que' dì al Vasari che essendo morto Giulio
Terzo, e creato Marcello, la setta gli era contro, per la nuova creazione di