Page 1442 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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esercitato nel dire, quantunque egli in prosa nelle lettere sue abbia con
poche parole spiegato bene il suo concetto, essendosi egli molto dilettato
delle lezzioni de' poeti volgari, e particolarmente di Dante che molto lo
amirava et imitava ne' concetti e nelle invenzioni, così 'l Petrarca,

dilettatosi di far madrigali, sonetti molto gravi sopra e' quali s'è fatto
comenti, e Messer Benedetto Varchi nella Accademia fiorentina fece una
lezione onorata sopra quel sonetto che comincia:



Non ha l'ottimo artista alcun concetto,
ch'un marmo solo in sé non circonscriva.



Ma infiniti ne mandò di suo e ricevé risposta di rime e di prose della
illustrissima marchesana di Pescara, delle virtù della quale Michelagnolo

era innamorato et ella parimente di quelle di lui, e molte volte andò ella a
Roma da Viterbo a visitarlo, e le disegnò Michelagnolo una Pietà in grembo
alla Nostra Donna con dua Angioletti mirabilissima, et un Cristo confitto in
croce, che alzato la testa raccomanda lo spirito al Padre, cosa divina, oltre

a un Cristo con la Samaritana al pozzo.
Dilettossi molto della Scrittura Sacra, come ottimo cristiano che egli era, et

ebbe in gran venerazione l'opere scritte da fra' Girolamo Savonarola per
avere udito la voce di quel frate in pergamo. Amò grandemente le bellezze
umane per la imitazione dell'arte per potere scerre il bello dal bello, ché

senza questa imitazione non si può far cosa perfetta; ma non in pensieri
lascivi e disonesti, che l'ha mostro nel modo del viver suo, che è stato
parchissimo, essendosi contentato quando era giovane, per istare intento
al lavoro, d'un poco di pane e di vino, avendolo usato sendo vecchio fino
che faceva il Giudizio di cappella, col ristorarsi la sera quando aveva finito

la giornata, pur parchissimamente; che se bene era ricco viveva da povero,
né amico nessuno mai mangiò seco o di rado, né voleva presenti di
nessuno, perché pareva, come uno gli donava qualcosa, d'essere sempre

obligato a colui. La qual sobrietà lo faceva essere vigilantissimo e di
pochissimo sonno, e bene spesso la notte si levava, non potendo dormire,
a lavorare con lo scarpello avendo fatto una celata di cartoni, e sopra il
mezzo del capo teneva accesa la candela, la quale con questo modo
rendeva lume dove egli lavorava senza impedimento delle mani. Et il

Vasari, che più volte vidde la celata, considerò che non adoperava cera, ma
candele di sevo di capra schietto, che sono eccellenti, e gliene mandò
quattro mazzi, che erano quaranta libbre. Il suo servitore garbato gliene

portò alle dua ore di notte, e presentategliene, Michelagnolo ricusava che
non le voleva, gli disse: "Messere, le m'hanno rotto per di qui in ponte le
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