Page 1477 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Giorgione, il Palma, il Pordenone et altri che non videro Roma, né altre
opere di tutta perfezione.

Tiziano dunque, veduto il fare e la maniera di Giorgione, lasciò la maniera
di Gianbellino, ancor che vi avesse molto tempo costumato, e si accostò a
quella, così bene imitando in brieve tempo le cose di lui, che furono le sue
pitture talvolta scambiate e credute opere di Giorgione, come di sotto si

dirà. Cresciuto poi Tiziano in età, pratica e giudizio, condusse a fresco
molte cose, le quali non si possono raccontare con ordine, essendo sparse
in diversi luoghi; basta, che furono tali, che si fece da molti periti giudizio
che dovesse, come poi è avenuto, riuscire eccellentissimo pittore. A

principio dunque, che cominciò seguitare la maniera di Giorgione, non
avendo più che diciotto anni, fece il ritratto d'un gentiluomo da Ca'
Barbarigo amico suo, che fu tenuto molto bello, essendo la somiglianza
della carnagione propria e naturale, e sì ben distinti i capelli l'uno dall'altro,

che si conterebbono, come anco si farebbono i punti d'un giubone di raso
inargentato, che fece in quell'opera; insomma fu tenuto sì ben fatto e con
tanta diligenza, che se Tiziano non vi avesse scritto in ombra il suo nome,
sarebbe stato tenuto opera di Giorgione. Intanto avendo esso Giorgione

condotta la facciata dinanzi del Fondaco de' Tedeschi, per mezzo del
Barbarigo furono allogate a Tiziano alcune storie, che sono nella medesima
sopra la Merceria. Dopo la quale opera fece un quadro grande di figure
simili al vivo, che oggi è nella sala di Messer Andrea Loredano, che sta da

San Marcuola; nel qual quadro è dipinta la Nostra Donna che va in Egitto,
in mezzo a una gran boscaglia e certi paesi molto ben fatti, per aver dato
Tiziano molti mesi opera a fare simili cose, e tenuto perciò in casa alcuni
tedeschi eccellenti pittori di paesi e verzure. Similmente nel bosco di detto

quadro fece molti animali, i quali ritrasse dal vivo e sono veramente
naturali e quasi vivi; dopo, in casa di Messer Giovanni d'Anna gentiluomo e
mercante fiamingo suo compare, fece il suo ritratto, che par vivo, et un
quadro di Ecce Homo, con molte figure che da Tiziano stesso e da altri è

tenuto molto bell'opera. Il medesimo fece un quadro di Nostra Donna, con
altre figure come il naturale d'uomini e putti, tutti ritratti dal vivo e da
persone di quella casa. L'anno poi 1507 mentre Massimiliano imperadore
faceva guerra ai Viniziani, fece Tiziano, secondo che egli stesso racconta,

un angelo Raffaello, Tobia et un cane nella chiesa di San Marziliano, con un
paese lontano, dove in un boschetto San Giovanni Batista ginocchioni sta
orando verso il cielo, donde viene uno splendore che lo illumina. E questa
opera si pensa che facesse innanzi che desse principio alla facciata del

Fondaco de' Tedeschi; nella quale facciata non sapendo molti gentiluomini
che Giorgione non vi lavorasse più, né che la facesse Tiziano, il quale ne
aveva scoperto una parte, scontrandosi in Giorgione, come amici si
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