Page 1492 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 1492
medico della reina Maria, per donargli a sua altezza. In Augusta fece in
casa de' Fuccheri molte opere nel loro palazzo, di grandissima importanza
e per valuta di tremila scudi. E nella medesima città fece per i Prineri,
grand'uomini di quel luogo, un quadrone grande, dove in prospettiva mise
tutti i cinque ordini d'architettura, che fu opera molto bella; et un altro
quadro da camera, il quale è appresso il cardinale d'Augusta. In Crema ha
fatto in Santo Agostino due tavole, in una delle quali è ritratto il signor
Giulio Manfrone, per un San Giorgio tutto armato. Il medesimo ha fatto
molte opere in Civitale di Belluno, che sono lodate, e particolarmente una
tavola in Santa Maria et un'altra in San Giosef, che sono bellissime. In
Genova mandò al signor Ottaviano Grimaldo un suo ritratto grande quanto
il vivo e bellissimo, e con esso un altro quadro simile d'una donna
lascivissima.
Andato poi Paris a Milano, fece nella chiesa di San Celso in una tavola
alcune figure in aria, e sotto un bellissimo paese, secondo che si dice, a
istanza del signor Carlo da Roma, e nel palazzo del medesimo due gran
quadri a olio: in uno Venere e Marte sotto la rete di Vulcano, e nell'altro il
re Davit che vede lavare Bersabè dalle serve di lei alla fonte, et appresso il
ritratto di quel signore e quello della signora Paula Visconti sua consorte,
et alcuni pezzi di paesi non molto grandi, ma bellissimi. Nel medesimo
tempo dipinse molte favole d'Ovidio al marchese d'Astorga, che le portò
seco in Ispagna. Similmente al signor Tommaso Marini dipinse molte cose,
delle quali non accade far menzione. E questo basti aver detto di Paris, il
quale essendo d'anni settantacinque, se ne sta con sua comodità in casa
quietamente, e lavora per piacere a richiesta d'alcuni prìncipi et altri amici
suoi, fuggendo la concorrenza e certe vane ambizioni per non essere offeso
e perché non gli sia turbata una sua somma tranquillità e pace da coloro
che non vanno (come dice egli) in verità, ma con doppie vie, malignamente
e con niuna carità, là dove egli è avezzo a vivere semplicemente e con una
certa bontà naturale, e non sa sottilizzare, né vivere astutamente. Ha
costui ultimamente condotto un bellissimo quadro per la duchessa di
Savoia, d'una Venere con Cupido, che dormono custoditi da un servo, tanto
ben fatti, che non si possono lodare a bastanza.
Ma qui non è da tacere che quella maniera di pittura, che è quasi dismessa
in tutti gl'altri luoghi, si mantien viva dal serenissimo senato di Vinezia,
cioè il musaico; perciò che di questo è stato quasi buona e principal
cagione Tiziano, il quale quanto è stato in lui ha fatto opera sempre che in
Vinezia sia esercitato e fatto dare onorate provisioni a chi ha di ciò
lavorato. Onde sono state fatte diverse opere nella chiesa di San Marco e
quasi rinovati tutti i vecchi e ridotta questa sorte di pittura a
quell'eccellenza che può essere et ad altro termine, ch'ella non fu in