Page 1559 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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in sulla piazza di Perugia. Venuto poi a Fiorenza al servizio del signor duca
Cosimo, fece un modello di cera bellissimo maggior del vivo d'un Ercole che
fa scoppiare Anteo, per farne una figura di bronzo, da dovere essere posta
sopra la fonte principale del giardino di Castello, villa del detto signor

Duca; ma fatta la forma addosso al detto modello, nel volere gettarla di
bronzo non venne fatta, ancora che due volte si rimetessi, o per mala
fortuna, o perché il metallo fusse abruciato, o altra cagione.

Voltosi dunque, per non sottoporre le fatiche al volere della fortuna, a
lavorare di marmo, condusse in poco tempo di un pezzo solo di marmo due
figure, cioè l'Onore, che ha sotto l'Inganno, con tanta diligenza, che parve

non avesse mai fatto altro che maneggiare i scarpelli et il mazzuolo. Onde
alla testa di quell'Onore, che è bella, fece i capegli ricci tanto ben traforati,
che paiono naturali e proprii mostrando, oltre ciò, di benissimo intendere
gl'ignudi, la quale statua è oggi nel cortile della casa del signore Sforza

Almieri, nella via de' Servi. A Fiesole, per lo medesimo signore Sforza, fece
molti ornamenti in un suo giardino et intorno a certe fontane. Dopo
condusse al signor Duca alcuni bassi rilievi di marmo e di bronzo, che
furono tenuti bellissimi, per essere egli in questa maniera di sculture per

aventura non inferiore a qualunche altro. Appresso gettò, pur di bronzo, la
grata della nuova cappella fatta in palazzo nelle stanze nuove, dipinte da
Giorgio Vasari, e con essa un quadro di molte figure di basso rilievo, che
serra un armario dove stanno scritture d'importanza del Duca. Et un altro

quadro alto un braccio e mezzo e largo due e mezzo, dentrovi Moisè che
per guarire il popolo ebreo dal morso delle serpi, ne pone una sopra il
legno. Le quali tutte cose sono appresso detto signore, di ordine del quale
fece la porta della sagrestia della pieve di Prato, e sopra essa una cassa di

marmo con una Nostra Donna alta tre braccia e mezzo, col Figliuolo ignudo
appresso e due puttini, che mettono in mezzo la testa di basso rilievo di
Messer Carlo de' Medici, figliuolo naturale di Cosimo Vecchio e già proposto
di Prato, le cui ossa, dopo esser state lungo tempo in un deposito di

mattoni, ha fatto porre il duca Cosimo in detta cassa et onoratolo di quel
sepolcro. Ben è vero che la detta Madonna et il basso rilievo di detta testa,
che è bellissima, avendo cattivo lume non mostrano a gran pezzo quel che
sono.

Il medesimo Vincenzio ha poi fatto per ornarne la fabrica de' magistrati alla
Zecca, nella testata sopra la loggia che è sul fiume d'Arno, un'arme del

Duca messa in mezzo da due figure nude, maggiori del vivo, l'una fatta per
l'Equità e l'altra per lo Rigore. E d'ora in ora aspetta il marmo per fare la
statua di esso signore Duca, maggiore assai del vivo, di cui ha fatto un

modello, la quale va posta a sedere sopra detta arme, per compimento di
quell'opera, la quale si doverrà murare di corto insieme col resto della
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