Page 1558 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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eccellente. Insomma tutta l'architettura et ornamenti di quel giardino sono
opera di Francesco il quale l'ha fatto per ricchezza di diverse varie fontane
sì fatto, che non ha pari in Fiorenza, né forse in Italia. E la fonte principale,
che si va tuttavia conducendo a fine, sarà la più ricca e sontuosa che si
possa in alcun luogo vedere, per tutti quelli ornamenti che più ricchi e
maggiori possono immaginarsi e per gran copia d'acque, che vi saranno
abbondantissime d'ogni tempo.
È anco accademico, e molto in grazia de' nostri prìncipi per le sue virtù,
Giovan Bologna da Douay, scultore fiamingo, giovane veramente rarissimo.
Il quale ha condotto con bellissimi ornamenti di metallo la fonte che
nuovamente si è fatta in sulla piazza di San Petronio di Bologna, dinanzi al
palazzo de' Signori, nella quale sono, oltre gl'altri ornamenti, quattro
Serene in su' canti bellissime, con varii putti attorno a maschere bizzarre e
straordinarie; ma quello che più importa, ha condotto sopra e nel mezzo di
detta fonte un Nettunno di braccia sei, che è un bellissimo getto, e figura
studiata e condotta perfettamente.
Il medesimo, per non dire ora quante opere ha fatto di terra cruda e cotta,
di cera e d'altre misture, ha fatto di marmo una bellissima Venere, e quasi
condotto a fine al signor Prencipe un Sansone, grande quanto il vivo, il
quale combatte a piedi con due Filistei, e di bronzo ha fatto la statua d'un
Bacco maggior del vivo e tutta tonda, et un Mercurio in atto di volare,
molto ingegnoso, reggendosi tutto sopra una gamba et in punta di piè, che
è stata mandata all'imperatore Massimiliano come cosa che certo è
rarissima. Ma se in fin qui ha fatto molte opere e belle, ne farà molto più
per l'avenire e bellissime, avendolo ultimamente fatto il signor Prencipe
accomodare di stanze in palazzo e datoli a fare una statua di braccia
cinque d'una Vittoria con un prigione, che va nella sala grande dirimpetto a
un'altra di mano di Michelagnolo. Farà per quel Principe opere grandi e
d'importanza, nelle quali averà largo campo di mostrare la sua molta virtù.
Hanno di mano di costui molte opere e bellissimi modelli di cose diverse
Messer Bernardo Vecchietti gentiluomo fiorentino, e maestro Bernardo di
monna Mattea muratore ducale, che ha condotto tutte le fabriche
disegnate dal Vasari con gran eccellenza.
Ma non meno di costui i suoi amici e d'altri scultori accademici è giovane
veramente raro e di bello ingegno Vincenzio Danti perugino, il quale si ha
eletto, sotto la protezzione del duca Cosimo, Fiorenza per patria. Attese
costui essendo giovinetto all'orefice, e fece in quella professione cose da
non credere. E poi datosi a fare di getto, gli bastò l'animo, di venti anni,
gettare di bronzo la statua di papa Giulio Terzo alta quattro braccia, che
sedendo dà la benedizione, la quale statua, che è ragionevolissima, è oggi