Page 1556 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Ora, se bene potrei molto più allargarmi nell'opere di Benvenuto, il quale è
stato in tutte le sue cose animoso, fiero, vivace, prontissimo e
terribilissimo, e persona che ha saputo purtroppo dire il fatto suo con i
prìncipi, non meno che le mani e l'ingegno adoperare nelle cose dell'arti,
non ne dirò qui altro, atteso che egli stesso ha scritto la vita e l'opere sue,
et un trattato dell'oreficeria e del fondere e gettar di metallo con altre cose
attenenti a tali arti e della scultura con molto più eloquenza et ordine che
io qui per aventura non saprei fare. E però quanto a lui, basti questo breve
sommario delle sue più rare opere principali.
Francesco di Giuliano da San Gallo scultore, architetto et accademico, di
età oggi di settanta anni, ha condotto, come si è detto nella vita di suo
padre et altrove, molte opere di scultura: le tre figure di marmo alquanto
maggior del vivo, che sono sopra l'altare della chiesa d'Or San Michele,
Santa Anna, la Vergine e Cristo fanciullo, che sono molto lodate figure.
Alcun'altre statue, pur di marmo, alla sepoltura di Piero de' Medici a Monte
Casino; la sepoltura, che è nella Nunziata, del vescovo de' Marzi, e quella
di monsignor Giovio, scrittore delle storie de' suoi tempi. Similmente
d'architettura ha fatto il medesimo, et in Fiorenza et altrove, molte belle e
buon'opere et ha meritato, per le sue buone qualità, di esser sempre stato
come loro creatura favorito della casa de' Medici, per la servitù di Giuliano
suo padre, onde il duca Cosimo, dopo la morte di Baccio d'Agnolo, gli diede
il luogo che colui aveva d'architettore del duomo di Firenze.
Dell'Amannato, che è anch'egli fra i primi de' nostri accademici, essendosi
detto a bastanza nella descrizione dell'opere di Iacopo Sansovino, non fa
bisogno parlarne qui altrimenti.
Dirò bene che sono suoi creati et accademici Andrea Calamech da Carrara,
scultore molto pratico, che ha sotto esso Amannato condotto molte figure
et il quale dopo la morte di Martino sopra detto è stato chiamato a Messina
nel luogo che là tenne già fra' Giovan Agnolo, nel qual luogo s'è morto. E
Batista di Benedetto, giovane che ha dato saggio di dovere, come farà,
riuscire eccellente, avendo già mostro in molte opere che non è meno del
detto Andrea, né di qual si vogl'altro de' giovani scultori accademici, di
bell'ingegno e giudizio.
Vincenzio de' Rossi da Fiesole scultore, anch'egli architetto et accademico
fiorentino, è degno che in questo luogo si faccia di lui alcuna memoria,
oltre quello che se n'è detto nella vita di Baccio Bandinelli, di cui fu
discepolo. Poi dunque che si fu partito da lui, diede gran saggio di sé in
Roma, ancor che fusse assai giovane, nella statua che fece nella Ritonda
d'un S. Giuseppo con Cristo fanciullo di dieci anni, ambidue figure fatte con
buona pratica e bella maniera. Fece poi nella chiesa di Santa Maria della