Page 1552 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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finissime, che il tutto qui raccontare sarebbe lunghissima storia. Basta che
in questa opera, la quale è presso al fine, ha mostrato Bernardo bellissimo
ingegno et atto a tutte le cose; servendosene quel signore a molte sue
ingegnose fantasie di tirari per pesi d'argani e di linee, oltra che ha con

facilità trovato il modo di fondere il cristallo di montagna e purificarlo e
fattone istorie e vasi di più colori, che a tutto Bernardo s'intermette, come
ancora si vedrà nel condurre in poco tempo vasi di porcellana, che hanno
tutta la perfezzione che più antichi e perfetti; che di questo n'è oggi

maestro eccellentissimo Giulio da Urbino, quale si trova appresso allo
illustrissimo duca Alfonso Secondo di Ferrara, che fa cose stupende di vasi
di terre di più sorte, et a quegli di porcellana dà garbi bellissimi, oltre al
condurre della medesima terra duri e con pulimento straordinario quadrini

et ottangoli e tondi per far pavimenti contrafatti che paiono pietre mischie,
che di queste cose ha il modo il Principe nostro da farne.

Ha dato sua eccellenzia principio ancora a fare un tavolino di gioie con
ricco ornamento per accompagnarne un altro del duca Cosimo suo padre,
finito non è molto col disegno del Vasari, che è cosa rara, commesso tutto
nello alabastro orientale e ne' pezzi grandi di diaspri e chiropie, corgnole,

lapislazzari et agate con altre pietre e gioie di pregio che vagliono
ventimila scudi; questo tavolino è stato condotto da Bernardino di Porfirio
da Leccio, del contado di Fiorenza, il quale è eccellente in questo, che
condusse a Messer Bindo Altoviti parimente di diaspri un ottangolo

commessi nell'ebano et avorio col disegno del medesimo Vasari, il quale
Bernardino è oggi al servigio di loro eccellenzie.

E per tornare a Bernardo dico che nella pittura il medesimo mostrò altresì,
fuori dell'aspettazione di molti, che sa non meno fare le figure grandi che le
piccole, quando fece quella gran tela, di cui si è ragionato, nell'essequie di
Michelagnolo. Fu anco adoperato Bernardo con suo molto onore nelle

nozze del suo e nostro Prencipe, in alcune mascherate, nel Trionfo de'
Sogni, come si dirà, negl'intermedii della commedia, che fu recitata in
palazzo, come da altri è stato raccontato distesamente. E se avesse costui

quando era giovinetto (se bene non passa anco trenta anni) atteso agli
studii dell'arte, sì come attese al modo di fortificare, in che spese assai
tempo, egli sarebbe oggi per aventura a tal grado d'eccellenza che altri ne
stupirebbe, tuttavia si crede abbia a conseguire per ogni modo il medesimo
fine, se bene alquanto più tardi, perciò che è tutto ingegno e virtù. A che si

aggiugne l'essere sempre esercitato et adoperato dal suo signore et in
cose onoratissime.

È anco nostro accademico Giovanni della Strada fiammingo, il quale ha
buon disegno, bonissimi capricci, molta invenzione e buon modo di colorire.
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