Page 1551 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Buonarruoto, come accademico et amorevole, e poi nelle nozze della reina
Giovanna in alcune storie si portò bene oltre modo.
Ora perché non solo nella vita di Ridolfo Ghirlandaio si è ragionato di
Michele suo discepolo e di Carlo da Loro, ma anco in altri luoghi, qui non
dirò altro di loro ancor che sieno de' nostri accademici, essendosene detto
a bastanza.
Già non tacerò che sono similmente stati discepoli e creati del Ghirlandaio,
Andrea del Minga, ancor esso de' nostri accademici, che ha fatto e fa molte
opere, e Girolamo di Francesco crucifissaio, giovane di ventisei anni, e
Mirabello di Salincorno pittori, i quali hanno fatto e fanno così fatte opere
di pittura a olio, in fresco e ritratti che si può di loro sperare onoratissima
riuscita. Questi due fecero insieme, già sono parecchi anni, alcune pitture a
fresco nella chiesa de' Scapuccini fuor di Fiorenza, che sono ragionevoli. E
nell'esequie di Michelagnolo e nozze sopra dette si fecero anch'essi molto
onore. Ha Mirabello fatto molti ritratti e particolarmente quello
dell'illustrissimo Prencipe più d'una volta, e molti altri che sono in mano di
diversi gentiluomini fiorentini. Ha anco molto onorato la nostra Accademia
e se stesso Federigo di Lamberto d'Asterdam fiammingo, genero del
padoano Cartaro, nelle dette esequie e nell'apparato delle nozze del
Prencipe; et oltre ciò ha mostro in molti quadri di pitture a olio grandi e
piccoli et altre opere, che ha fatto buona maniera e buon disegno e
giudizio. E se ha meritato lode in sin qui, più ne meriterà per l'avenire,
adoperandosi egli con molto acquisto continuamente in Fiorenza, la quale
par che si abbia eletta per patria, e dove è ai giovani di molto giovamento
la concorrenza e l'emulazione.
Si è anco fatto conoscere di bello ingegno et universalmente copioso di
buoni capricci Bernardo Timante Buonacorsi, il quale ebbe nella sua
fanciullezza i primi principii della pittura dal Vasari, poi continuando ha
tanto acquistato, che ha già servito molti anni e serve con molto favore
l'illustrissimo signor don Francesco Medici principe di Firenze. Il quale l'ha
fatto e fa continuamente lavorare, onde ha condotto per sua eccellenza
molte opere miniate, secondo il modo di don Giulio Clovio, come sono molti
ritratti e storie di figure piccole, condotte con molta diligenza.
Il medesimo ha fatto con bell'architettura ordinatagli dal detto Prencipe
uno studiolo con partimenti d'ebano e colonne di elitropie e diaspri orientali
e di lapislazzari, che hanno base e capitelli d'argento intagliati, et oltre ciò
ha l'ordine di quel lavoro, per tutto ripieno di gioie e vaghissimi ornamenti
d'argento, con belle figurette. Dentro ai quali ornamenti vanno miniature, e
fra' termini accoppiati figure tonde d'argento e d'oro, tramezzate da altri
partimenti di agate, diaspri, elitropie, sardoni, corniuole et altre pietre