Page 215 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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suo, il quale egli aveva seguitato a Roma quando fece la nave di musaico e
l'altre cose, avendo nel fare una Vergine Maria nel portico di S. Piero et un
San Piero e San Paulo, a quel luogo vicino dove è la pina di bronzo, in un
muro fra gl'archi del portico dalla banda di fuori, contraffatto la maniera di
Giotto, ne fu di maniera lodato, avendo massimamente in quest'opera
ritratto un sagrestano di S. Piero che accende alcune lampade a dette sue
figure molto prontamente, che Simone fu chiamato in Avignone alla corte
del Papa con grandissima instanza; dove lavorò tante pitture in fresco et in
tavole che fece corrispondere l'opere al nome che di lui era stato là oltre
portato. Per che, tornato a Siena in gran credito e molto perciò favorito, gli
fu dato a dipignere dalla signoria nel palazzo loro in una sala a fresco una
Vergine Maria con molte figure attorno, la quale egli compié di tutta
perfezzione, con molta sua lode et utilità. E per mostrare che non meno
sapeva fare in tavola che in fresco, dipinse in detto palazzo una tavola che
fu cagione che poi ne fu fatto far due in duomo et una Nostra Donna col
Fanciullo in braccio in attitudine bellissima sopra la porta dell'Opera del
duomo detto, nella qual pittura certi Angeli, che sostenendo in aria un
stendardo, volano e guardano all'ingiù alcuni Santi che sono intorno alla
Nostra Donna, fanno bellissimo componimento et ornamento grande. Ciò
fatto, fu Simone dal Generale di Sant'Agostino condotto in Firenze, dove
lavorò il capitolo di Santo Spirito, mostrando invenzione e giudizio mirabile
nelle figure e ne' cavalli fatti da lui, come in quel luogo ne fa fede la storia
della Passione di Cristo, nella quale si veggiono ingegnosamente tutte le
cose essere state fatte da lui con discrezione e con bellissima grazia.
Veggonsi i ladroni in croce rendere il fiato, e l'anima del buono essere
portata in cielo con allegrezza dagl'Angeli, e quella del reo andarne
accompagnata da' diavoli tutta rabbuffata ai tormenti dell'Inferno. Mostrò
similmente invenzione e giudizio Simone nell'attitudini e nel pianto
amarissimo che fanno alcuni Angeli intorno al Crocifisso. Ma quello che
sopra tutte le cose è dignissimo di considerazione è veder quegli spiriti che
fendono l'aria con le spalle visibilmente, perché quasi girando sostengono il
moto del volar loro; ma farebbe molto maggior fede dell'eccellenza di
Simone quest'opera, se oltre all'averla consumata il tempo, non fusse
stata, l'anno 1560, guasta da que' padri che per non potersi servire del
capitolo mal condotto dall'umidità, nel far dove era un palco intarlato una
volta, non avessero gettato in terra quel poco che restava delle pitture di
quest'uomo, il quale quasi in quel medesimo tempo dipinse in una tavola
una Nostra Donna et un San Luca con altri Santi a tempera, che oggi è
nella capella de' Gondi in Santa Maria Novella col nome suo. Lavorò poi
Simone tre facciate del capitolo della detta Santa Maria Novella molto
felicemente. Nella prima, che è sopra la porta donde vi si entra, fece la vita