Page 216 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 216





di San Domenico et in quella che segue verso la chiesa figurò la Religione
et Ordine del medesimo combattente contra gl'eretici figurati per lupi che
assalgono alcune pecore, le quali da molti cani pezzati di bianco e di nero
sono difese, et i lupi ributtati e morti. Sonovi ancora certi eretici, i quali

convinti nelle dispute, stracciano i libri e pentiti si confessano, e così
passano l'anime alla porta del Paradiso, nel quale sono molte figurine che
fanno diverse cose. In cielo si vede la gloria de' Santi e Iesù Cristo, e nel
mondo quaggiù rimangono i piaceri e' diletti vani in figure umane e

massimamente di donne che seggono. Tra le quali è Madonna Laura del
Petrarca, ritratta di naturale vestita di verde, con una piccola fiammetta di
fuoco tra il petto e la gola. Èvvi ancora la Chiesa di Cristo et alla guardia di
quella il papa, lo imperadore, i re, i cardinali, i vescovi e tutti i principi

cristiani, e tra essi, a canto a un cavalier di Rodi, Messer Francesco
Petrarca, ritratto pur di naturale, il che fece Simone per rinfrescar
nell'opere sue la fama di colui che l'aveva fatto immortale. Per la Chiesa
universale fece la chiesa di S. Maria del Fiore, non come ella sta oggi, ma

come egli l'aveva ritratta dal modello e disegno che Arnolfo architettor
aveva lasciati nell'opera per norma di coloro che avevano a seguitar la
fabbrica dopo lui, de' quali modelli, per poca cura degl'Operai di S. Maria
del Fiore, come in un altro luogo s'è detto, non ci sarebbe memoria alcuna

se Simone non l'avesse lasciata dipinta in quest'opera. Nella terza facciata,
che è quella dell'altar, fece la Passione di Cristo, il quale, uscendo di
Gerusalem con la croce su la spalla, se ne va al monte Calvario seguitato
da un popolo grandissimo; dove giunto, si vede esser levato in croce nel

mezzo de' ladroni, con l'altre appartenenze che cotale storia
accompagnano. Tacerò l'esservi buon numero di cavalli, il gettarsi la sorte
dai famigli della corte sopra la veste di Cristo, lo spogliare il limbo de' Santi
padri e tutte l'altre considerate invenzioni che sono non da maestro di

quell'età ma da moderno eccellentissimo. Conciò sia che, pigliando le
facciate intere, con diligentissima osservazione fa in ciascuna diverse storie
su per un monte, e non divide con ornamenti tra storia e storia, come
usarono di fare i vecchi e molti moderni, che fanno la terra sopra l'aria

quattro o cinque volte, come è la capella maggiore di questa medesima
chiesa et il Camposanto di Pisa; dove, dipignendo molte cose a fresco, gli
fu forza far contra sua voglia cotali divisioni, avendo gl'altri pittori che
avevano in quel luogo lavorato, come Giotto e Buonamico suo maestro,

cominciato a fare le storie loro con questo malo ordine.
Seguitando dunque in quel Camposanto per meno error il modo tenuto

dagli altri, fece Simone sopra la porta principale, di dentro, una Nostra
Donna in fresco, portata in cielo da un coro d'Angeli che cantano e suonano
tanto vivamente, che in loro si conoscono tutti que' varii effetti che i musici
   211   212   213   214   215   216   217   218   219   220   221