Page 228 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Buffalmacco, dove, nel canto facendo la prima storia, figurò in essa tutti i
gradi de' Signori Temporali, involti nei piaceri di questo mondo; ponendogli
a sedere sopra un prato fiorito, e sotto l'ombra di molti melaranci, che
facendo amenissimo bosco, hanno sopra i rami alcuni Amori, che volando a

torno, e sopra molte giovani donne, ritratte tutte, secondo che si vede, dal
naturale di femmine nobili, e signore di que' tempi le quali per la lunghezza
del tempo non si riconoscono, fanno sembiante di saettare i cuori di quelle
alle quali sono giovani uomini appresso e signori che stanno a udir suoni e

canti et a vedere amorosi balli di garzoni e donne che godano con dolcezza
i loro amori. Fra' quali signori ritrasse l'Orgagna Castruccio, signor di Lucca,
e giovane di bellissimo aspetto, con un cappuccio azzurro avvolto intorno al
capo e con uno sparviere in pugno; et appresso lui altri signori di quell'età,

che non si sa chi sieno. Insomma fece con molta diligenza in questa prima
parte, per quanto capiva il luogo e richiedeva l'arte, tutti i diletti del mondo
graziosissimamente. Dall'altra parte nella medesima storia figurò sopra un
alto monte la vita di coloro che, tirati dal pentimento de' peccati e dal

disiderio d'esser salvi, sono fuggiti dal mondo a quel monte tutto pieno di
Santi romiti che servono al Signore diverse cose operando con vivacissimi
affetti: alcuni leggendo et orando si mostrano tutti intenti alla
contemplativa, et altri lavorando per guadagnare il vivere nell'attiva

variamente si essercitano. Vi si vede fra gl'altri un romito che mugne una
capra, il quale non può essere più pronto né più vivo in figura di quello che
gli è. E poi da basso San Macario che mostra a que' tre re, che cavalcando
con loro donne e brigata vanno a caccia, la miseria umana in tre re, che

morti e non del tutto consumati, giaceno in una sepoltura, con attenzione
guardata dai re vivi, in diverse e belle attitudini piene d'amirazione, e pare
quasi che considerino con pietà di se stessi d'avere in breve a divenire tali.
In un di questi re a cavallo ritrasse Andrea Uguccione della Faggiuola

aretino, in una figura che si tura con una mano il naso, per non sentire il
puzzo de' re morti e corrotti. Nel mezzo di questa storia è la morte che,
volando per aria, vestita di nero, fa segno d'avere con la sua falce levato la
vita a molti, che sono per terra d'ogni stato e condizione, poveri, ricchi,

storpiati, ben disposti, giovani, vecchi, maschi, femmine et insomma d'ogni
età e sesso buon numero. E perché sapeva che ai Pisani piaceva
l'invenzione di Buffalmacco, che fece parlare le figure di Bruno in San Paulo
a Ripa d'Arno, facendo loro uscire di bocca alcune lettere, empié l'Orgagna

tutta quella sua opera di cotali scritti de' quali la maggior parte, essendo
consumati dal tempo, non s'intendono. A certi vecchi dunque storpiati fa
dire:



Da che prosperitade ci ha lasciati,
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