Page 229 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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o morte, medicina d'ogni pena,
deh, vieni a darne omai l'ultima cena,
con altre parole che non s'intendono e versi così all'antica composti,
secondo che ho ritratto, dall'Orgagna medesimo, che attese alla poesia et
a fare qualche sonetto. Sono intorno a que' corpi morti alcuni Diavoli che
cavano loro di bocca l'anime e le portano a certe bocche piene di fuoco,
che sono sopra la sommità d'un altissimo monte; di contro a questi sono
Angeli, che similmente a altri di que' morti, che vengono a essere de'
buoni, cavano l'anime di bocca e le portano volando in Paradiso. Et in
questa storia è una scritta grande, tenuta da due Angeli, dove sono queste
parole:
Ischermo di savere e di ricchezza,
di nobiltate ancora e di prodezza
vale niente ai colpi di costei,
con alcune altre parole, che malamente s'intendono. Di sotto poi,
nell'ornamento di questa storia, sono nove Angeli, che tengono in alcune
accomodate scritte, motti volgari e latini, posti in quel luogo da basso,
perché in alto guastavano la storia; et il non gli porre nell'opera, pareva
mal fatto all'auttore, che gli reputava bellissimi, e forse erano ai gusti di
quell'età; da noi si lasciano la maggior parte per non fastidire altrui con
simili cose impertinenti e poco dilettevoli, senzaché, essendo il più di cotali
brevi cancellati, il rimanente viene a restare poco meno che imperfetto.
Facendo dopo queste cose l'Orgagna il Giudizio, collocò Gesù Cristo in alto
sopra le nuvole in mezzo ai dodici suoi Apostoli, [a] giudicare i vivi et i
morti, mostrando con bell'arte e molto vivamente, da un lato i dolorosi
affetti de' dannati, che, piangendo, sono da furiosi Demonii strascinati
all'inferno; e dall'altro la letizia et il giubilo de' buoni, che da una squadra
d'Angeli guidati da Michele Arcangelo sono, come eletti, tutti festosi tirati
alla parte destra de' beati. Et è un peccato veramente che, per
mancamento di scrittori, in tanta moltitudine d'uomini togati, cavallieri et
altri signori che vi sono effigiati e ritratti dal naturale, come si vede di
nessuno o di pochissimi, si sappiano i nomi o chi furono. Ben si dice che un
papa, che vi si vede, è Innocenzio Quarto, amico di Manfredi. Dopo
quest'opera et alcune sculture di marmo fatte con suo molto onore nella
Madonna, ch'è in su la coscia del ponte Vecchio, lasciando Bernardo suo
fratello a lavorare in Camposanto da per sé un Inferno, secondo che è