Page 223 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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notissime. E veramente non è alcuno di giudizio, che non stupisca non pur
non si maravigli, considerando che il detto ponte Vecchio in tanta
strettezza sostenesse immobile l'impeto dell'acque, de' legnami e delle
rovine fatte di sopra, e con tanta fermezza. Nel medesimo tempo fece

Taddeo fondare il ponte a Santa Trinita, che fu finito manco felicemente
l'anno 1346 con spesa di fiorini ventimila d'oro; dico men felicemente,
perché non essendo stato simile al ponte Vecchio fu interamente rovinato
dal detto diluvio dell'anno 1557. Similmente, secondo l'ordine di Taddeo si

fece in detto tempo il muro di costa a S. Gregorio con pali a castello,
pigliando due pile del ponte per accrescer alla città terreno verso la piazza
de' Mozzi, e servirsene, come fecero, a far le mulina che vi sono. Mentre
che con ordine e disegno di Taddeo si fecero tutte queste cose, perché non

restò per questo di dipignere, lavorò il tribunale della Mercanzia Vecchia,
dove con poetica invenzione figurò il tribunale di sei uomini, che tanti sono
i principali di quel magistrato, che sta a veder cavar la lingua alla bugia
dalla verità, la quale è vestita di velo su l'ignudo e la bugia coperta di nero,

con questi versi sotto:


La pura verità per ubbidire

alla Santa Giustizia che non tarda,

cava la lingua alla falsa bugiarda.



E sotto la storia sono questi versi:


Taddeo dipinse questo bel rigestro

discepol fu di Giotto il buon maestro.



Fu fattogli allogazione in Arezzo d'alcuni lavori in fresco, i quali ridusse
Taddeo, con Giovanni da Milano suo discepolo, all'ultima perfezzione; e di
questi veggiamo ancora nella Compagnia dello Spirito Santo una storia
nella faccia dell'altar maggiore, dentrovi la Passione di Cristo con molti
cavalli et i ladroni in croce; cosa tenuta bellissima per la considerazione

che mostrò nel metterlo in croce; dove sono alcune figure che vivamente
espresse dimostrano la rabbia de' Giudei, tirandolo alcuni per le gambe con
una fune, altri porgendo la spugna et altri in varie attitudini, come il

Longino che gli passa il costato et i tre soldati che si giuocano la veste, nel
viso de' quali si scorge la speranza et il timore nel trarre de' dadi; il primo
di costoro armato sta in attitudine disagiosa, aspettando la volta sua, e si
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