Page 266 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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prezzo con chi ne aveva la cura, finì tutta la facciata dell'altar maggiore;
nella quale figurò Lucifero porre la sedia sua in Aquilone, e vi fece la rovina
degl'Angeli, i quali in diavoli si tramutano piovendo in terra; dove si vede in
aria un S. Michele che combatte con l'antico serpente di sette teste e di
dieci corna, e da basso nel centro un Lucifero già mutato in bestia
bruttissima. E si compiacque tanto Spinello di farlo orribile e contraffatto,
che si dice (tanto può alcuna fiata l'immaginazione) che la detta figura da
lui dipinta gl'apparve in sogno domandandolo dove egli l'avesse veduta sì
brutta e perché fattole tale scorno con i suoi pennelli, e che egli,
svegliatosi dal sonno, per la paura non potendo gridare, con tremito
grandissimo si scosse di maniera che la moglie destatasi lo soccorse; ma
nientedimanco fu per ciò a rischio, strignendogli il cuore, di morirsi per
cotale accidente subitamente. Benché ad ogni modo spiritaticcio e con
occhi tondi poco tempo vivendo poi, si condusse alla morte lasciando di sé
gran desiderio agl'amici, et al mondo due figliuoli: l'uno fu Forzore orefice,
che in Fiorenza mirabilmente lavorò di niello, e l'altro Parri, che imitando il
padre di continuo attese alla pittura e nel disegno di gran lunga lo
trapassò. Dolse molto agl'Aretini così sinistro caso con tutto che Spinello
fusse vecchio, rimanendo privati d'una virtù e d'una bontà quale era la sua.
Morì d'età d'anni novanta dua et in Santo Agostino d'Arezzo gli fu dato
sepoltura, dove ancora oggi si vede una lapida con un'arme fatta a suo
capriccio, dentrovi uno spinoso. E seppe molto meglio disegnare Spinello
che mettere in opera, come si può vedere nel nostro libro dei disegni di
diversi pittori antichi, in due Vangelisti di chiaro scuro et un San Lodovico
disegnati di sua mano, molto begli. Et il ritratto del medesimo che di sopra
si vede, fu ricavato da me da uno che n'era nel Duomo vecchio, prima che
fusse rovinato. Furono le pitture di costui dal 1380 infino al mille e
quattrocento.
FINE DELLA VITA DI SPINELLO PITTORE ARETINO