Page 295 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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marmo, grandi quanto il vivo e tutte tonde, cioè una Nostra Donna, col
Putto in collo, molto bella, San Petronio et un altro Santo molto ben
disposti e con belle attitudini, onde i Bolognesi, che non pensavano che si
potesse fare opera di marmo, non che migliore, eguale a quella che

Agostino et Agnolo sanesi avevano fatto di maniera vecchia in San
Francesco all'altar maggiore nella loro città, restarono ingannati vedendo
questa di gran lunga più bella. Dopo la quale, essendo ricerco Iacopo di
ritornare a Lucca, vi andò ben volentieri, e vi fece in San Friano, per

Federigo di Maestro Trenta del Veglia, in una tavola di marmo, una Vergine
col Figliuolo in braccio, San Bastiano, Santa Lucia, San Ieronimo e San
Gismondo con buona maniera, grazia e disegno, e da basso nella predella
di mezzo rilievo, sotto ciascun Santo alcuna storia della vita di quello, il che

fu cosa molto vaga e piacevole, avendo Iacopo con bella arte fatto sfuggire
le figure in su' piani, e nel diminuire più basse. Similmente diede molto
animo agl'altri d'acquistare alle loro opere grazia e bellezza con nuovi
modi, avendo in due lapide grandi, fatte di basso rilievo per due sepolture,

ritratto di naturale Federigo padrone dell'opera e la moglie. Nelle quali
lapide sono queste parole: "Hoc opus fecit Iacobus Magistri Petri de Senis
1422".

Venendo poi Iacopo a Firenze, gl'Operai di Santa Maria del Fiore, per la
buona relazione avuta di lui, gli diedero a fare di marmo il frontespizio, che
è sopra la porta di quella chiesa la quale va alla Nunziata; dove egli fece in

una mandorla la Madonna, la quale da un coro d'Angeli è portata, sonando
eglino e cantando, in cielo con le più belle movenze e con le più belle
attitudini, vedendosi che hanno moto e fierezza nel volare, che fussero
insino allora state fatte mai. Similmente la Madonna è vestita con tanta

grazia et onestà, che non si può immaginare meglio, essendo il girare delle
pieghe molto bello e morbido, e vedendosi ne' lembi de' panni, che e'
vanno accompagnando l'ignudo di quella figura, che scuopre coprendo ogni
svoltare di membra. Sotto la quale Madonna è un San Tommaso che riceve

la cintola. Insomma questa opera fu condotta in quattro anni da Iacopo con
tutta quella maggior perfezione che a lui fu possibile, perciò che oltre al
disiderio che aveva naturalmente di far bene, la concorrenza di Donato, di
Filippo e di Lorenzo di Bartolo, de' quali già si vedevano alcune opere

molto lodate, lo sforzarono anco da vantaggio a fare quello che fece; il che
fu tanto, che anco oggi è dai moderni artefici guardata questa opera come
cosa rarissima. Dall'altra banda della Madonna, dirimpetto a San Tomaso,
fece Iacopo un orso che monta in sur un pero, sopra il quale capriccio,

come si disse allora molte cose, così se ne potrebbe anco da noi dire
alcune altre, ma le tacerò per lasciare a ognuno sopra cotale invenzione
credere e pensare a suo modo.
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