Page 297 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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lavorare, si morì finalmente di anni sessantaquattro et in Siena sua patria
fu dagl'amici suoi e parenti, anzi da tutta la città pianto et onoratamente
sotterrato. E nel vero non fu se non buona fortuna la sua, che tanta virtù
fusse nella sua patria riconosciuta; poiché rade volte adiviene che i virtuosi
uomini siano nella patria universalmente amati et onorati.
Fu discepolo di Iacopo Matteo, scultore lucchese, che nella sua città fece
l'anno 1444 per Domenico Galigano lucchese, nella chiesa di San Martino, il
tempietto a otto facce di marmo, dove è l'imagine di Santa Croce, scultura
stata miracolosamente, secondo che si dice, lavorata da Niccodemo, uno
de' settantadue discepoli del Salvatore; il quale tempio non è veramente
se non molto bello e proporzionato. Fece il medesimo di scultura una figura
d'un San Bastiano di marmo tutto tondo di braccia tre, molto bello, per
essere stato fatto con buon disegno, con bella attitudine e lavorato
pulitamente. È di sua mano ancora una tavola, dove in tre nicchie sono tre
figure belle affatto, nella chiesa dove si dice essere il corpo di S. Regolo, e
la tavola similmente che è in S. Michele, dove sono tre figure di marmo, e
la statua parimente che è in sul canto della medesima chiesa dalla banda
di fuori, cioè una Nostra Donna, che mostra che Matteo andò sforzandosi di
paragonare Iacopo suo maestro.
Niccolò Bolognese ancora fu discepolo di Iacopo e condusse a fine, essendo
imperfetta, divinamente fra l'altre cose, l'arca di marmo piena di storie e
figure che già fece Nicola Pisano a Bologna, dove è il corpo di S. Domenico
e ne riportò, oltre l'utile, questo nome d'onore, che fu poi sempre chiamato
maestro Niccolò dell'Arca. Finì costui quell'opera l'anno 1460, e fece poi
nella facciata del palazzo dove sta oggi il Legato di Bologna, una Nostra
Donna di bronzo alta quattro braccia, e la pose su l'anno 1478. Insomma fu
costui valente maestro e degno discepolo di Iacopo dalla Quercia sanese.
FINE DELLA VITA DI IACOPO SCULTORE SANESE