Page 365 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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talmente che tirò il salario, mostrando che non poteva essere casso, per
infino a tre anni di poi. Faceva Filippo di continovo, per ogni minima cosa,
disegni e modelli di castelli da murare, et edifizii da tirar pesi. Ma non per
questo restavano alcune persone malotiche, amici di Lorenzo, di farlo
disperare, con tutto il dì farli modelli contro, per concorrenza; intanto che
ne fece uno maestro Antonio da Verzelli et altri maestri favoriti e messi
inanzi ora da questo cittadino et ora da quell'altro, mostrando la volubilità
loro, il poco sapere et il manco intendere, avendo in man le cose perfette e
mettendo inanzi l'imperfette e disutili. Erano già le catene finite intorno
intorno all'otto facce, et i muratori inanimiti lavoravano gagliardamente;
ma sollecitati da Filippo più che 'l solito, per alcuni rabbuffi avuti nel
murare, e per le cose che accadevano giornalmente, se lo erono recato a
noia. Onde, mossi da questo e da invidia, si strinseno insieme i capi
faccendo setta, e dissono che era faticoso lavoro e di pericolo, e che non
volevon volgerla senza gran pagamento (ancora che più del solito loro
fusse stato cresciuto) pensano per cotal via di vendicarsi con Filippo e fare
a sé utile.
Dispiacque agli Operai questa cosa, et a Filippo similmente: e pensatovi
su, prese partito un sabato sera di licenziarli tutti. Coloro, vistosi licenziare,
e non sapendo che fine avesse ad avere questa cosa, stavano di mala
voglia, quando il lunedì seguente, messe in opera Filippo dieci lombardi, e
con lo star quivi presente, dicendo: "Fa qui così e fa qua", gli istruì in un
giorno tanto, che ci lavorarono molte settimane. Dall'altra parte i muratori,
veggendosi licenziati e tolto il lavoro e fattoli quello scorno, non avendo
lavori tanto utili quanto quello, messono mezzani a Filippo, che
ritornarebbono volentieri, raccomandandosi quanto e' potevano. Così li
tenne molti dì in su la corda del non gli voler pigliare, poi gli rimesse con
minor salario, che eglino non avevono in prima; e così, dove pensarono
avanzare, persono, e con il vendicarsi contro a Filippo, feciono danno e
villania a se stessi.
Erano già fermi i romori e venuto tuttavia considerando, nel veder volger
tanto agevolmente quella fabbrica, l'ingegno di Filippo, e si teneva già, per
quelli che non avevano passione, lui aver mostrato quell'animo che forse
nessuno architetto antico o moderno nell'opere loro aveva mostro; e
questo nacque perché egli cavò fuori il suo modello; nel quale furono
vedute per ognuno le grandissime considerazioni che egli aveva
imaginatosi, nelle scale, nei lumi dentro e fuori, che non si potesse
percuotere nei bui per le paure e quanti diversi appoggiatoi di ferri, che per
salire dove era la ertezza erano posti, con considerazione ordinati, oltra
che egli aveva perfin pensato ai ferri, per fare i ponti di dentro, se mai si
avesse a lavorarvi o musaico o pitture; e similmente per aver messo ne'