Page 368 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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provedere a tutte le minuterie, in fino che non si scantonassino i marmi
lavorati nel tirarli su; tanto che e' si murarono tutti gli archi de' tabernacoli
co' castelli di legname, e del resto, come si disse, v'erano scritture e
modelli. La quale opera quanto sia bella, ella medesima ne fa fede, per
essere d'altezza dal piano di terra a quello della lanterna, braccia 154, e
tutto il tempio della lanterna braccia 36, la palla di rame braccia 4, la croce
braccia otto, in tutto braccia 202. E si può dir certo che gli antichi non
andorono mai tanto alto con le lor fabbriche, né si messono a un risico
tanto grande che eglino volessino combattere col cielo; come par
veramente che ella combatta: veggendosi ella estollere in tant'altezza, che
i monti intorno a Fiorenza paiono simili a lei. E, nel vero, pare che il cielo
ne abbia invidia, poi che di continuo le saette tutto il giorno la percuotono.
Fece Filippo, mentre che questa opera si lavorava, molte altre fabbriche le
quali per ordine qui disotto narreremo.
Fece di sua mano il modello del capitolo in Santa Croce di Fiorenza, per la
famiglia de' Pazzi, cosa varia e molto bella; e 'l modello della casa de'
Busini per abitazione di due famiglie; e similmente il modello della casa e
della loggia degli'Innocenti, la volta della quale senza armadura fu
condotta: modo che ancora oggi si osserva per ognuno. Dicesi che Filippo
fu condotto a Milano per fare al duca Filippo Maria il modello d'una
fortezza, e che a Francesco della Luna, amicissimo suo, lasciò la cura di
questa fabbrica degli Innocenti. Il quale Francesco fece il ricignimento
d'uno architrave che corre a basso, di sopra, il quale secondo l'architettura
è falso: onde tornato Filippo e sgridatolo, perché tal cosa avesse fatto,
rispose averlo cavato dal tempio di San Giovanni che è antico. Disse
Filippo: "Un error solo è in quello edifizio, e tu l'hai messo in opera". Stette
il modello di questo edifizio, di mano di Filippo, molti anni nell'Arte di Por
Santa Maria, tenutone molto conto per un restante della fabbrica che si
aveva a finire: oggi è smarritosi. Fece il modello della Badia de' canonici
Regolari di Fiesole, a Cosimo de' Medici, la quale è molto ornata
architettura, commoda et allegra et insomma veramente magnifica. La
chiesa, le cui volte sono a botte, è sfogata, e la sagrestia ha i suoi
commodi, sì come ha tutto il resto del monasterio. E quello che importa è
da considerare che dovendo egli nella scesa di quel monte mettere quello
edifizio in piano, si servì con molto giudizio del basso, facendovi cantine,
lavatoi, forni, stalle, cucine, stanze per legne et altre tante commodità che
non è possibile veder meglio; e così mise in piano la pianta dell'edifizio.
Onde potette a un pari fare poi le logge, il reffettorio, l'infermeria, il
noviziato, il dormentorio, la libreria e l'altre stanze principali d'un
monasterio. Il che tutto fece a sue spese il Magnifico Cosimo de' Medici, sì
per la pietà che sempre in tutte le cose ebbe verso la religione cristiana, e