Page 37 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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eccellentissimamente. Ma più d'ogni altro maestro ha nobilitata questa
pietra Michelangelo Buonaroti nell'ornamento del cortile di casa Farnese,
avendovi con maraviglioso giudizio fatto d'essa pietra far finestre,
maschere, mensole, e tante altre simili bizzarrie, lavorate tutte come si fa
il marmo, che non si può veder alcuno altro simile ornamento più bello. E
se queste cose son rare, è stupendissimo il cornicione maggiore del
medesimo palazzo nella faciata dinanzi, non si potendo alcuna cosa né più
bella né più magnifica disiderare.
Della medesima pietra ha fatto similmente Michilagnolo nel difuori della
fabrica di San Piero certi tabernacoli grandi, e dentro la cornice che gira
intorno alla tribuna, con tanta pulitezza, che non si scorgendo in alcun
luogo le commettiture, può conoscer ognuno agevolmente quanto
possiamo servirci di questa sorte pietra. Ma quello che trapassa ogni
maraviglia è, che avendo fatto di questa pietra la volta d'una delle tre
tribune del medesimo San Pietro, sono commessi i pezzi di maniera, che
non solo viene collegata benissimo la fabrica con varie sorti di
commettiture, ma pare, a vederla da terra, tutta lavorata d'un pezzo.
Ècci un'altra sorte di pietre che tendono al nero, e non servono agli
architettori se non a lastricare tetti. Queste sono lastre sottili prodotte a
suolo a suolo dal tempo e dalla natura per servizio degli uomini, che ne
fanno ancora pile, murandole talmente insieme, che elle commettino l'una
ne l'altra, e le empiono d'olio secondo la capacità de' corpi di quelle e
sicurissimamente ve lo conservano. Nascono queste nella riviera di Genova
in un luogo detto Lavagna, e se ne cavano pezzi lunghi X braccia; e i pittori
se ne servono a lavorarvi su le pitture a olio; perché elle vi si conservano
su molto più lungamente che nelle altre cose, come al suo luogo si
ragionerà ne' capitoli della pittura.
Aviene questo medesimo de la pietra detta piperno, da molti detta
preperigno; pietra nericcia e spugnosa come il trevertino, la quale si cava
per la campagna di Roma, e se ne fanno stipiti di finestre e porte in diversi
luoghi, come a Napoli et in Roma; e serve ella ancora a' pittori a lavorarvi
su a olio, come al suo luogo racconteremo. È questa pietra alidissima et ha
anzi dell'arsiccio che no.
Cavasi ancora in Istria una pietra bianca livida, la quale molto agevolmente
si schianta; e di questa sopra di ogni altra si serve non solamente la città
di Vinegia, ma tutta la Romagna ancora, facendone tutti i loro lavori e di
quadro e d'intaglio; e con sorte di stromenti e ferri più lunghi che gli altri la
vanno lavorando, massimamente con certe martelline andando secondo la
falda della pietra, per essere ella molto frangibile. E di questa sorte pietra
ne ha messo in opera una gran copia messer Iacopo Sansovino, il quale ha