Page 38 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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fatto in Vinegia lo edificio dorico della Panatteria, et il toscano alla Zecca in
sulla piazza di San Marco. E così tutti i lor lavori vanno facendo per quella
città, e porte, finestre, cappelle et altri ornamenti che lor viene comodo di
fare, non ostante che da Verona per il fiume dello Adige abbiano comodità
di condurvi i mischi et altra sorte di pietre, delle quali poche cose si
veggono, per aver più in uso questa, nella quale spesso vi commettono
dentro porfidi, serpentini et altre sorti di pietre mischie, che fanno,
accompagnate con essa, bellissimo ornamento. Questa pietra tiene
d'alberese come la pietra da calcina d'i nostri paesi, e, come si è detto,
agevolmente si schianta.
Restaci la pietra serena, e la bigia detta macigno, e la pietra forte che
molto s'usa in Italia, dove son monti, e massimamente in Toscana, per lo
più in Fiorenza e nel suo dominio. Quella ch'eglino chiamano pietra serena,
è quella sorte che trae in azzurrigno overo tinta di bigio; della quale n'è ad
Arezzo cave in più luoghi, a Cortona, a Volterra, e per tutti gli Appennini; e
ne' monti di Fiesole è bellissima, per esservisi cavato saldezze grandissime
di pietre: come veggiamo in tutti gli edifici che sono in Firenze fatti da
Filippo di ser Brunellesco, il quale fece cavare tutte le pietre di San Lorenzo
e di Santo Spirito et altre infinite che sono in ogni edificio per quella città.
Questa sorte di pietra è bellissima a vedere, ma dove sia umidità e vi piove
su, o abbia ghiacciati addosso, si logora e si sfalda, ma al coperto ella dura
in infinito.
Ma molto più durabile di questa e di più bel colore è una sorte di pietra
azzurrigna, che si dimanda oggi la pietra del fossato, la quale quando si
cava, il primo filare è ghiaioso e grosso, il secondo mena nodi e fessure, il
terzo è mirabile, perché è più fine. Della qual pietra Michelagnolo s'è
servito nella libreria e sagrestia di San Lorenzo, per papa Clemente, per
esser gentile di grana, et ha fatto condurre le cornici, le colonne et ogni
lavoro con tanta diligenza, che d'argento non resterebbe sì bella. E questa
piglia un pulimento bellissimo, e non si può desiderare in questo genere
cosa migliore. E perciò fu già in Fiorenza ordinato per legge, che di questa
pietra non si potesse adoperare se non in fare edifizi publici, o con licenza
di chi governasse. Della medesima n'ha fatto assai mettere in opera il duca
Cosimo, così nelle colonne et ornamenti della loggia di Mercato Nuovo,
come nell'opera dell'udienza cominciata nella sala grande del Palazzo dal
Bandinello, e nell'altra che è a quella dirimpetto; ma gran quantità, più che
in alcuno altro luogo sia stato fatto già mai, n'ha fatto mettere Sua
Eccellenza nella strada de' Magistrati che fa condurre col disegno et ordine
di Giorgio Vasari Aretino. Vuole questa sorte di pietra il medesimo tempo a
esser lavorata che il marmo; et è tanto dura, che ella regge all'acqua e si
difende assai dall'altre ingiurie del tempo.