Page 377 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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gettano acqua, e fece di marmo la testa del suo maestro ritratta di
naturale, che fu posta dopo la sua morte in S. Maria del Fiore alla porta a
man destra, entrando in chiesa; dove ancora è il sottoscritto epitaffio,
messovi dal publico per onorarlo dopo la morte, così come egli vivo aveva
onorato la patria sua.
D.S.
Quantum Philippus, architectus arte daedalea valuerit, cum huius
celeberrimi templi mira testudo, tum plures aliae divino ingenio ab eo
adinventae machinae documento esse possunt. Quapropter ob eximias sui
animi dotes singularesque virtutes eius B. M. corpus. XV. Calendas Maias
anno MCCCCXLVI, hac humo supposita grata patria sepeliri iussit.
Altri nientedimanco per onorarlo ancora maggiormente, gli hanno aggiunto
questi altri due:
Philippo Brunellesco antiquae architecturae instauratori.
S. P. Q. F. civi suo benemerenti.
Giovan Battista Strozzi fece quest'altro:
Tal sopra sasso, sasso
di giro in giro eternamente io strussi:
che così passo passo
alto girando al ciel mi ricondussi.
Furono ancora suoi discepoli Domenico dal Lago di Lugano, Geremia da
Cremona, che lavorò di bronzo benissimo, insieme con uno Schiavone, che
fece assai cose in Vinezia; Simone, che doppo aver fatto in Or San Michele
per l'Arte degli Speziali quella Madonna, morì a Vicovaro, facendo un gran
lavoro al Conte di Tagliacozzo; Antonio e Niccolò fiorentini, che feciono in
Ferrara, di metallo, un cavallo di bronzo per il duca Borso, l'anno 1461; et
altri molti, de' quali troppo lungo sarebbe fare particolar menzione. Fu
Filippo male avventurato in alcune cose, perché, oltre che ebbe sempre con
chi combattere, alcune delle sue fabbriche non ebbono al tempo suo, e non
hanno poi avuto il loro fine. E fra l'altre fu gran danno che i monaci
degl'Angeli non potessero, come si è detto, finire quel tempio cominciato