Page 390 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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mezze, basse e bassissime; per che sì come ne' tempi buoni degli antichi
Greci e Romani, i molti la fecero venir perfetta, così egli solo con la
moltitudine delle opere, la fece ritornare perfetta e maravigliosa nel secol
nostro. Laonde gli artefici debbono riconoscere la grandezza della arte, più

da costui che da qualunche altro che sia nato modernamente, avendo egli
oltra il facilitare le difficultà della arte, con la copia delle opre sue
congiunto insieme la invenzione, il disegno, la pratica, il giudizio et ogni
altra parte, che da un ingegno divino si possa o debbia mai aspettare. Fu

Donato resolutissimo e presto, e con somma facilità condusse tutte le cose
sue, et operò sempremai assai più di quello che e' promise.

Rimase a Bertoldo, suo creato, ogni suo lavoro; e massimamente i pergami
di bronzo di S. Lorenzo che da lui furono poi rinetti la maggior parte, e
condotti a quel termine che e' si veggono in detta chiesa.

Non tacerò che avendo il dottissimo e molto reverendo don Vincenzio
Borghini, del quale si è di sopra ad altro proposito ragionato, messo

insieme in un gran libro infiniti disegni d'eccellenti pittori e scultori, così
antichi come moderni, egli in due carte, dirimpetto l'una all'altra, dove
sono disegni di mano di Donato e di Michelagnolo Bonarroti, ha fatto
nell'ornamento, con molto giudizio, questi due motti greci: a Donato: "e
Donatos Bonarreraotizei" et a Michelagnolo, "e Bonarreraeotos Donatizei"

in latino suonano: Aut Donatus Bonarrotum exprimit et refert, aut
Bonarrotus Donatum. E nella nostra lingua: O lo spirito di Donato opera nel
Buonarroto, o quello di Buonarroto antecipò di operare in Donato.



FINE DELLA VITA DI DONATO SCULTORE FIORENTINO
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