Page 441 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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VITA DI FRA' FILIPPO LIPPI PITTORE FIORENTINO
Fra' Filippo di Tommaso Lippi, carmelitano, il quale nacque in Fiorenza, in
una contrada detta Ardiglione, sotto il canto alla Cuculia, dietro al convento
de' frati Carmelitani, per la morte di Tommaso suo padre restò povero
fanciullino d'anni due, senza alcuna custodia, essendosi ancora morta la
madre non molto dopo averlo partorito. Rimaso dunque costui in governo
d'una Mona Lapaccia sua zia, sorella di Tommaso suo padre, poi che l'ebbe
allevato con suo disagio grandissimo, quando non potette più sostentarlo,
essendo egli già di 8 anni lo fece frate nel sopra detto convento del
Carmine, dove standosi, quanto era destro et ingenioso nelle azzioni di
mano, tanto era nella erudizione delle lettere grosso e male atto ad
imparare, onde non volle applicarvi lo ingegno mai, né averle per amiche.
Questo putto, il quale fu chiamato col nome del secolo Filippo, essendo
tenuto con gl'altri in noviziato e sotto la disciplina del maestro della
gramatica, pur per vedere quello che sapesse fare, in cambio di studiare
non faceva mai altro che imbrattare con fantocci i libri suoi e degl'altri.
Onde il priore si risolvette a dargli ogni commodità et agio d'imparare a
dipignere. Era allora nel Carmine la cappella da Masaccio nuovamente
stata dipinta, la quale, perciò che bellissima era, piaceva molto a fra'
Filippo; laonde ogni giorno per suo diporto la frequentava e quivi
esercitandosi del continovo in compagnia di molti giovani che sempre vi
disegnavano, di gran lunga gl'altri avanzava di destrezza e di sapere, di
maniera che e' si teneva per fermo che e' dovesse fare col tempo qualche
maravigliosa cosa. Ma negl'anni acerbi, nonché ne' maturi, tante lodevoli
opere fece che fu un miracolo. Perché di lì a poco tempo lavorò di verde
terra nel chiostro vicino alla sagra di Masaccio, un papa che conferma la
Regola de' Carmelitani, et in molti luoghi in chiesa in più pareti, in fresco
dipinse, e particolarmente un San Giovanni Batista et alcune storie della
sua vita; e così ogni giorno facendo meglio, aveva preso la mano di
Masaccio, sì che le cose sue in modo simili a quelle faceva che molti
dicevano lo spirito di Masaccio era entrato nel corpo di fra' Filippo. Fece in
un pilastro in chiesa la figura di San Marziale presso all'organo, la quale gli
arrecò infinita fama, potendo stare a paragone con le cose che Masaccio
aveva dipinte. Per il che sentitosi lodar tanto per il grido d'ognuno,
animosamente si cavò l'abito, d'età d'anni XVII. E trovandosi nella Marca
d'Ancona, diportandosi un giorno con certi amici suoi in una barchetta per
mare, furono tutti insieme dalle fuste de' Mori, che per quei luoghi
scorrevano, presi e menati in Barberia, e messo ciascuno di loro alla catena