Page 45 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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quelle al portico della Ritonda, di bronzo commesso nel marmo. Sono i
canali nelle colonne di questa sorte a numero ventisei benché n'è di manco
ancora; et è la quarta parte del canale fra l'uno e l'altro che resta piano,
come benissimo appare in molte opere antiche e moderne misurate da

quelle.
L'ordine composto, se ben Vitruvio non ne ha fatto menzione, non facendo

egli conto d'altro, che dell'opera dorica, ionica, corintia e toscana, tenendo
troppo licenziosi coloro, che pigliando di tutt'e quattro quegli ordini, ne
facessero corpi che gli rappresentassero piuttosto mostri che uomini; per
averlo costumato molto i Romani et a loro imitazione i moderni, non

mancherò di questo ancora, acciò se n'abbia notizia, dichiarare e formare il
corpo di questa proporzione di fabrica. Credendo questo, che se i Greci e i
Romani formarono que' primi quattro ordini e gli ridussero a misura e
regola generale, che ci possino essere stati di quegli che abbino fin qui

fatto nell'ordine composto, e componendo da sé delle cose, che apportino
molto più grazia che non fanno le antiche. E che questo sia vero, ne fanno
fede l'opere che Michelagnolo Buonarroti ha fatto nella sagrestia e libreria
di San Lorenzo di Firenze: dove le porte, i tabernacoli, le base, le colonne, i

capitelli, le cornici, le mensole, et insomma ogni altra cosa, hanno del
nuovo e del composto da lui, e nondimeno sono meravigliose, non che
belle. Il medesimo e maggiormente dimostrò lo stesso Michelagnolo nel
secondo ordine del cortile di casa Farnese, e nella cornice ancora che regge

di fuori il tetto di quel palazzo. E chi vuol veder quanto in questo modo di
fare abbia mostrato la virtù di questo uomo, - veramente venuta dal cielo,
- arte, disegno, e varia maniera, consideri quello che ha fatto nella fabbrica
di San Piero, nel riunire insieme il corpo di quella machina, e nel far tante

sorti di vari e stravaganti ornamenti, tante belle modanature di cornici,
tanti diversi tabernacoli, et altre molte cose tutte trovate da lui e fatte
variatamente dall'uso degli antichi. Perché niuno può negare che questo
nuovo ordine composto, avendo da Michelagnolo tanta perfezzione

ricevuto, non possa andar al paragone degli altri. E di vero la bontà e virtù
di questo veramente eccellente scultore, pittore et architetto ha fatto
miracoli dovunque egli ha posto mano, oltre all'altre cose che sono
manifeste e chiare come la luce del sole, avendo siti storti dirizzati

facilmente, e ridotti a perfezione molti edifici et altre cose di cattivissima
forma, ricoprendo con vaghi e capricciosi ornamenti i difetti dell'arte e della
natura. Le quali cose non considerando con buon giudicio e non le
immitando, hanno a' tempi nostri certi architetti plebei, prosontuosi e

senza disegno, fatto quasi a caso, senza servar decoro, arte o ordine
nessuno, tutte le cose loro mostruose e peggio che le tedesche.

Ma tornando a proposito di questo modo di lavorare è scorso l'uso, che già
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