Page 46 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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è nominato questo ordine da alcuni composto, da altri latino, e per alcuni
altri italico. La misura dell'altezza di questa colonna vuole essere dieci
teste, la base sia per la metà della grossezza della colonna, e misurata
simile alla corinta, come ne appare in Roma all'arco di Tito Vespasiano. E
chi vorrà far canali in questa colonna, può fargli simili alla ionica, o come la
corinta, o come sarà l'animo di chi farà l'architettura di questo corpo ch'è
misto con tutti gli ordini. I capitelli si posson fare simili ai corinti, salvo che
vuole essere più la cimasa del capitello, e le volute o viticci alquanto più
grandi, come si vede all'arco suddetto. L'architrave sia tre quarti della
grossezza della colonna, et il fregio abbia il resto pien di mensole e la
cornice quanto l'architrave, che l'aggetto la fa diventar maggiore; come si
vede nell'ordine ultimo del Culiseo di Roma; et in dette mensole si possono
far canali a uso di tigrifi, e altri intagli secondo il parere dell'architetto; et il
zoccolo, dove posa su la colonna, ha da essere alto due quadri, e così le
sue cornici a sua fantasia o come gli verrà in animo di farle.
Usavano gli antichi o per porte, o sepolture, o altre specie d'ornamenti, in
cambio di colonne, termini di varie sorti: chi una figura ch'abbia una cesta
in capo per capitello, altri una figura fino a mezzo, et il resto verso la base
piramide, overo bronconi d'alberi; e di questa sorte facevano vergini, satiri,
putti, et altre sorti di mostri o bizzarrie che veniva lor comodo, e secondo
che nasceva loro nella fantasia le mettevano in opera.
Ècci un'altra specie di lavori che si chiamano tedeschi, i quali sono di
ornamenti e di proporzione molto differenti dagli antichi e da' moderni; né
oggi s'usano per gli eccellenti, ma son fuggiti da loro come mostruosi e
barbari, mancando ogni lor cosa di ordine, che più tosto confusione o
disordine si può chiamare: avendo fatto nelle lor fabriche, che son tante
ch'hanno ammorbato il mondo, le porte ornate di colonne sottili et attorte
a uso di vite, le quali non possono aver forza a reggere il peso di che
leggerezza si sia. E così per tutte le facce et altri loro ornamenti facevano
una maledizione di tabernacolini l'un sopra l'altro, con tante piramidi e
punte e foglie, che non ch'elle possano stare, pare impossibile ch'elle si
possino reggere; et hanno più il modo da parer fatte di carta che di pietre
o di marmi. Et in queste opere facevano tanti risalti, rotture, mensoline e
viticci, che sproporzionavano quelle opere che facevano, e spesso con
mettere cosa sopra cosa andavano in tanta altezza, che la fine d'una porta
toccava loro il tetto. Questa maniera fu trovata dai Gotti, che per aver
ruinate le fabriche antiche, e morti gli architetti per le guerre, fecero dopo
coloro che rimasero, le fabriche di questa maniera; le quali girarono le
volte con quarti acuti, e riempierono tutta Italia di questa maledizione di
fabriche, che per non averne a far più, s'è dismesso ogni modo loro. Iddio
scampi ogni paese da venir tal pensiero, et ordine di lavori, che per esser