Page 494 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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alla guerra, dove sono bellissime prospettive et infiniti ritratti di naturale,
condotti con bonissima grazia et in gran numero di figure. Nell'altra che
seguita, dipinse il papa che conforta il doge et i signori veneziani ad
armare a comune spesa trenta galee, per andare a combattere con

Federigo Barbarossa. Stassi questo papa in una sedia pontificale in roccetto
et ha il doge accanto, e molti senatori abbasso. Et anco in questa parte
ritrasse Gentile, ma in altra maniera, la piazza e la facciata di S. Marco, et
il mare con tanta moltitudine d'uomini, che è proprio una maraviglia. Si

vede poi in un'altra parte il medesimo papa ritto, et in pontificale dare la
benedizione al doge che armato e con molti soldati dietro, pare che vada
all'impresa. Dietro a esso doge si vede in lunga processione infiniti
gentiluomini, e nella medesima parte tirato in prospettiva il palazzo e S.

Marco; e questa è delle buone opere che si veggiano di mano di Gentile, se
bene pare che in quell'altra, dove si rappresenta una battaglia navale, sia
più invenzione, per esservi un numero infinito di galee che combattono et
una quantità d'uomini incredibile, et insomma per vedervisi che mostrò di

non intendere meno le guerre marittime, che le cose della pittura. E certo
l'aver fatto Gentile in questa opera numero di galee nella battaglia
intrigate, soldati che combattono, barche in prospettiva diminuite con
ragione, bella ordinanza nel combatterete, il furore, la forza, la difesa, il

ferire de' soldati, diverse maniere di morire, il fendere dell'acqua che fanno
le galee, la confusione dell'onde, e tutte le sorti d'armamenti marittimi; e
certo dico non mostra l'aver fatto tanta diversità di cose, se non il grande
animo di Gentile, l'artifizio, l'invenzione et il giudizio, essendo ciascuna

cosa da per sé benissimo fatta, e parimente tutto il composto insieme.
In un'altra storia fece il papa che riceve, accarezzandolo, il doge che torna

con la desiderata vittoria, donandogli un anello d'oro per isposare il mare,
sì come hanno fatto e fanno ancora ogn'anno i sucessori suoi, in segno del
vero e perpetuo dominio che di esso hanno meritamente; et in questa
parte Ottone, figliuolo di Federigo Barbarossa, ritratto di naturale in

ginocchioni inanzi al papa, e come dietro al doge sono molti soldati armati,
così dietro al papa sono molti cardinali e gentiluomini. Appariscono in
questa storia solamente le poppe delle galee, e sopra la capitana è una
vettoria finta d'oro a sedere, con una corona in testa et uno scettro in

mano.
Dell'altre parti della sala furono allogate le storie che vi andavano, a

Giovanni fratello di Gentile, ma perché l'ordine delle cose che vi fece
depende da quelle fatte in gran parte ma non finite dal Vivarino, è bisogno
che di costui alquanto si ragioni. La parte dunque della sala che non fece

Gentile fu data a far parte a Giovanni e parte al detto Vivarino, acciò che la
concorrenza fusse cagione a tutti di meglio operare. Onde il Vivarino,
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