Page 498 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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ornamento che fanno, in vedere l'imagini de' suoi maggiori? E
massimamente se per i governi delle republiche, per opere egregi fatte in
guerra et in pace, se per lettere o per altra notabile e segnalata virtù, sono
stati chiari et illustri? Et a che altro fine, come si è detto in altro luogo,

ponevano gl'antichi le imagini degl'uomini grandi ne' luoghi publici, con
onorate inscrizzioni, che per accendere gl'animi di coloro che venivano alla
virtù et alla gloria? Giovanni dunque ritrasse a Messer Pietro Bembo prima
che andasse a star con papa Leone Decimo, una sua inamorata, così

vivamente che meritò esser da lui, sì come fu Simon Sanese dal primo
Petrarca fiorentino, da questo secondo viniziano, celebrato nelle sue rime,
come in quel sonetto:



O imagine mia celeste e pura,


dove nel principio del secondo quadernario dice:



Credo che 'l mio Bellin con la figura,



e quello che seguita; e che maggior premio possono gl'artefici nostri
disiderare delle lor fatiche, che essere dalle penne de' poeti illustri
celebrati? Sì com'è anco stato l'eccellentissimo Tiziano dal dottissimo
Messer Giovanni della Casa, in quel sonetto che comincia:



Ben veggio, Tiziano, in forme nuove,



et in quell'altro


Son queste, Amor, le vaghe treccie bionde.



Non fu il medesimo Bellino dal famosissimo Ariosto nel principio del XXXIII
canto d'Orlando Furioso, fra i migliori pittori della sua età annoverato?

Ma per tornare all'opere di Giovanni, cioè alle principali, perché troppo
sarei lungo s'io volessi far menzione de' quadri e de' ritratti che sono per le
case de' gentiluomini di Vinezia et in altri luoghi di quello stato, dico che

fece in Arimino al signor Sigismondo Malatesti, in un quadro grande, una
Pietà con due puttini che la reggono, la quale è oggi in S. Francesco di
quella città; fece anco fra gl'altri il ritratto di Bartolomeo da Liviano
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