Page 499 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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capitano de' viniziani.
Ebbe Giovanni molti discepoli, perché a tutti con amorevolezza insegnava,

fra i quali fu già, sessanta anni sono, Iacopo da Montagna, che imitò molto
la sua maniera, per quanto mostrano l'opere sue che si veggiono in Padova
et in Vinezia. Ma più di tutti l'imitò e gli fece onore Rondinello da Ravenna,
del quale si servì molto Giovanni in tutte le sue opere. Costui fece in S.

Domenico di Ravenna una tavola, e nel Duomo un'altra che è tenuta molto
bella di quella maniera. Ma quella che passò tutte l'altre opere sue, fu
quella che fece nella chiesa di S. Giovanni Battista nella medesima città,
dove stanno frati carmelitani, nella quale oltre la Nostra Donna, fece nella

figura d'un S. Alberto, loro frate, una testa bellissima e tutta la figura
lodata molto. Stette con esso lui ancora, se ben non fece molto frutto,
Benedetto Coda da Ferrara, che abitò in Arimini dove fece molte pitture;
lasciando dopo sé Bartolomeo suo figliuolo che fece il medesimo. Dicesi

che anco Giorgione da Castel Franco attese all'arte con Giovanni ne' suoi
primi principii; e così molti altri e del Trevisano e Lombardi, de' quali non
accade far memoria.

Finalmente Giovanni essendo pervenuto all'età di novanta anni, passò di
male di vecchiaia di questa vita, lasciando per l'opere fatte in Vinezia sua
patria e fuori, eterna memoria del nome suo. E nella medesima chiesa e

nello stesso deposito fu egli onoratamente sepolto dove egli aveva Gentile
suo fratello collocato. Né mancò in Vinezia chi con sonetti et epigrammi
cercasse di onorare lui morto, sì come aveva egli vivendo, sé e la sua

patria onorato.
Ne' medesimi tempi che questi Bellini vissono, o poco inanzi, dipinse molte
cose in Vinezia Giacomo Marzone, il quale fra l'altre fece in S. Lena alla

cappella dell'Assunzione, la Vergine con una palma, S. Benedetto, S. Lena
e S. Giovanni, ma colla maniera vecchia e con le figure in punta di piedi,
come usavano i pittori che furo al tempo di Bartolomeo da Bergamo, etc.


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