Page 505 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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simile modo ritirati in alto. Questi ingegni dunque e queste invenzioni, si
dice che furono del Cecca; perché se bene molto prima Filippo Bruneleschi
n'aveva fatto de' così fatti, vi furono nondimeno con molto giudizio molte
cose aggiunte dal Cecca. E da queste poi venne in pensiero al medesimo di
fare le nuvole che andavano per la città a processione ogni anno alla vigilia
di S. Giovanni; e l'altre cose che bellissime si facevano. E ciò era cura di
costui per essere, come si è detto, persona che serviva il publico.
Ora dunque non sarà se non bene con questa occasione dire alcune cose
che in detta festa e processione si facevano, acciò ne passi ai posteri
memoria, essendosi oggi per la maggior parte dismesse. Primieramente
adunque la piazza di S. Giovanni si copriva tutta di tele azzurre, piene di
gigli grandi fatti di tela gialla e cucitivi sopra; e nel mezzo erano, in altuni
tondi pur di tela e grandi braccia dieci, l'arme del popolo e Comune di
Firenze, quella de' capitani di Parte Guelfa et altre; et intorno intorno
negl'estremi del detto cielo, che tutta la piazza come grandissima sia
ricopriva, pendevano drappelloni pur di tela, dipinti di varie imprese, d'armi
di magistrati e d'arti, e di molti leoni, che sono una dell'insegne della città;
questo cielo, o vero coperta così fatta, era alto da terra circa venti braccia,
posava sopra gagliardissimi canapi attaccati a molti ferri che ancor si
veggiono intorno al tempio di S. Giovanni, nella facciata di S. Maria del
Fiore e nelle case che sono per tutto intorno alla detta piazza, e fra l'un
canapo e l'altro erano funi che similmente sostenevano quel cielo, che per
tutto era in modo armato, e particolarmente in sugl'estremi, di canapi, di
funi e di soppanni e fortezze di tele doppie e canevacci, che non è possibile
imaginarsi meglio; e, che è più, era in modo e con tanta diligenza
accomodata ogni cosa che, ancora che molto fussero dal vento che in quel
luogo può assai d'ogni tempo come sa ognuno gonfiate e mosse le vele,
non però potevano essere sollevate né sconce in modo nessuno. Erano
queste tende di cinque pezzi, perché meglio si potessino maneggiare, ma
poste su, tutte si univano isieme e legavano e cuscivano di maniera che
pareva un pezzo solo. Tre pezzi coprivano la piazza e lo spazio che è fra S.
Giovanni e S. Maria del Fiore; e quello del mezzo aveva, a dirittura delle
porte principali, detti tondi con l'arme del comune. E gl'altri due pezzi
coprivano dalle bande, uno di verso la Misericordia e l'altro di verso la
canonica et Opera di S. Giovanni. Le nuvole poi, che di varie sorti si
facevano dalle Compagnie con diverse invenzioni, si facevano
generalmente a questo modo: si faceva un telaio quadro di tavole, alto
braccia due in circa, che in su le teste aveva quattro gagliardi piedi fatti a
uso di trespoli da tavola et incatenati a guisa di travaglio; sopra questo
telaio erano in croce due tavole larghe braccia uno, che in mezzo avevano
una buca di mezzo braccio, nella quale era uno stile alto sopra cui si