Page 511 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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cappella poco di sotto, è di sua mano un portello che soleva stare a un
organo vecchio, nel quale è dipinto un San Michele, tenuto cosa
meravigliosa et in braccio d'una donna un putto fasciato che par vivo.

Fece in Arezzo alle monache delle Murate la cappella dell'altar maggiore,
pittura certo molto lodata; et al monte San Savino un tabernacolo,
dirimpetto al palazzo del cardinale di Monte, che fu tenuto bellissimo. Et al

Borgo Sansepolcro, dove è oggi il Vescovado, fece una cappella che gli
arrecò lode et utile grandissimo.

Fu don Bartolomeo persona che ebbe l'ingegno atto a tutte le cose, et oltre
all'essere gran musico fece organi di piombo di sua mano; et in San
Domenico ne fece uno di cartone, che si è sempre mantenuto dolce e
buono; et in San Clemente n'era un altro pur di sua mano, il quale era in

alto et aveva la tastatura da basso al pian del coro, e certo con bella
considerazione, perché avendo, secondo la qualità del luogo, pochi monaci,
voleva che l'organista cantasse e sonasse, e perché questo abbate amava

la sua Religione come vero ministro e non dissipatore delle cose di Dio,
bonificò molto quel luogo di muraglie e di pitture, e particolarmente rifece
la capella maggiore della sua chiesa e quella tutta dipinse. Et in due
nicchie che la mettevano in mezzo dipinse in una un S. Rocco e nell'altra un
S. Bartolomeo, le quali insieme con la chiesa sono rovinate. Ma tornando

all'abbate, il quale fu buono e costumato religioso, egli lasciò suo discepolo
nella pittura maestro Lappoli aretino, che fu valente e pratico dipintore,
come ne dimostrano l'opere che sono di sua mano in S. Agostino, nella

cappella di San Bastiano, dove in una nicchia è esso Santo, fatto di rilievo
dal medesimo; et intorno gli sono di pittura San Biagio, San Rocco,
Sant'Antonio da Padova, San Bernardino, e nell'arco della cappella è una
Nunziata, e nella volta i quattro Evangelisti lavorati a fresco pulitamente.
Di mano di costui è in un'altra cappella a fresco, a man manca entrando

per la porta del fianco in detta chiesa, la Natività e la Nostra Donna
annunziata dall'Angelo, nella figura del quale Angelo ritrasse Giulian Bacci,
allora giovane, di bellissima aria. E sopra la detta porta di fuori, fece una

Nunziata in mezzo a S. Piero e S. Paulo, ritraendo nel volto della Madonna
la madre di Messer Pietro Aretino, famosissimo poeta. In S. Francesco, alla
cappella di S. Bernardino, fece in una tavola esso Santo che par vivo, e
tanto è bello che egli è la miglior figura che costui facesse mai. In
Vescovado fece nella cappella de' Pietramaleschi, in un quadro a tempera,

un santo Ignazio bellissimo; et in Pieve, all'entrata della porta di sopra che
risponde in piazza, un Santo Andrea et un S. Bastiano. E nella Compagnia
della Trinità con bella invenzione fece per Buoninsegna Buoninsegni

aretino un'opera che si può fra le migliori che mai facesse annoverare, e
ciò fu un Crucifisso sopra un altare in mezzo di uno S. Martino e S. Rocco,
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